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A cena col vampiro

Regia di Lamberto Bava vedi scheda film

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La recensione su A cena col vampiro

di undying
6 stelle

Quarto capitolo della seria televisiva "Brivido giallo", per il quale Bava tenta (riuscendoci) di dare un taglio ironico a un'ambientazione da horror classico. Ottimi effetti speciali, belle scenografie e un ritmo che non cala mai di tono, contraddistinguono questo elegante prodotto "cinematografico" destinato al piccolo schermo.

 

locandina

A cena col vampiro (1988): locandina

 

Quattro giovani aspiranti attori  - Gianni (Riccardo Rossi), Rita (Patrizia Pellegrino), Monica (Yvonne Sciò) e Sasha (Valeria Milillo) -  dopo aver partecipato a un provino vengono selezionati per un appuntamento nel castello del prestigioso regista di film horror Jurek (George Hilton). Giunti sul luogo, a seguito di un ritardo del cineasta, sono invitati dalla servitù a visionare un vecchio film dell'orrore in bianco e nero in attesa di cenare più tardi con Jurek. In seguito Jurek non nasconde di essere un vampiro millenario, che desidera porre fine alla sua esistenza: i quattro ospiti, per evitare di essere trasformati in zombi, dovranno trovare un sistema per uccidere Jurek.

 

"Siamo nel XX° secolo, l'epoca dell'elettronica, sono altri i mostri da temere: guerra nucleare, inquinamento, AIDS..." (Jurek)

 

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A cena col vampiro: George Hilton truccato da Nosferatu 

 

Da un soggetto di Luciano Martino la Dania Film, in associazione con Reteitalia, produce il quarto e ultimo capitolo della mini serie televisiva "Brivido giallo", trasmessa su Mediaset. Di nuovo lo staff tecnico è di prima qualità: scenografie (bellissime) di Antonello Geleng, cinematografia di Gianfranco Transunto, make-up di Rosario Prestopino, effetti speciali (ottimi) di Sergio Stivaletti e musiche di Simon Boswell. Ancora una volta Bava si circonda di validi professionisti che riescono a dare il meglio. Sceneggiato dallo stesso regista assieme a Dardano Sacchetti, A cena col vampiro è il primo tentativo di Lamberto Bava di affrontare l'horror e contemporaneamente la commedia, avendo ben chiari in mente, come riferimento, alcuni classici: da Frankenstein junior (dal quale preleva la presenza dell'inserviente gobbo) a Per favore non mordermi sul collo (citato apertamente quando Gianni infila in bocca a Jurek una VHS).

 

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A cena col vampiro: Isabel Russinova 

 

Se si accetta il registro ironico, sostenuto in prevalenza dalla divertita performance di Riccardo Rossi, il film è un vero spasso, merito anche della simpatica interpretazione del grande George Hilton (1934 - 2019), che per l'occasione si è sottoposto a stressanti sessioni di trucco. Stivaletti e Prestopino non lesinano effetti splatter e gore (è presente persino una riuscita sequenza a passo uno, in stile Ray Harryhausen) e da un punto di vista estetico A cena col vampiro è un piccolo gioiellino. Inizia in stile Hammer mentre un gruppo di ricercatori, qualche anno prima della Seconda guerra mondiale, in Mesopotamia riprende con la telecamera il rinvenimento di una tomba, al cui interno giace un vampiro dalle sembianze di Nosferatu. Inizio che è anche un'autocitazione di Bava a una simile sequenza presente in Dèmoni 2 (anche lì, a causa del sangue, le creature tornano in vita) e che prosegue in stile metacinematografico con il film dentro al film.

 

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A cena col vampiro: (da sinistra) Patrizia Pellegrino, Yvonne Sciò, Riccardo Rossi e Valeria Milillo 

 

La soluzione finale, in omaggio a Il ritratto di Dorian Gray, viene in seguito riproposta da Lucio Fulci ne Il fantasma di sodoma (film televisivo della serie "Lucio Fulci presenta"). Interessante il cast, che contempla - oltre ad Hilton - Patrizia Pellegrino (lanciata anche in una esibizione canora, per un brano scritto da Malgioglio), Yvonne Sciò e la sensuale Isabel Russinova. In conclusione A cena col vampiro è un'opera minore di Lamberto Bava, il ché s'intende del tutto superiore alla media. Da riscoprire.

 

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A cena col vampiro: George Hilton 

 

Citazioni (Frasi pronunciate da Jurek)

 

"Oggi i vampiri siedono nei consigli d'amministrazione, viaggiano, si sono evoluti..."

 

"Sono stato da Freud, ma non ha capito niente. Ha detto che mordo le donne perché odio mia madre."

 

"Non riuscirò mai a capire come mai certa gente si ostina ancora a scrivere copioni."

 

"I negri hanno i capelli crespi, gli asiatici gli occhi a mandorla.. e noi vampiri, i dentoni!"

 

 

"Brivido giallo" - La serie completa

 

1 - Una notte al cimitero

2 - Per sempre

3 - La casa dell'orco

- A cena col vampiro

 

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A cena col vampiro: George Hilton e la VHS di "Per favore non mordermi sul collo" 

 

"Il vampiro è un morto che non vuol morire, è uno dei tanti riflessi immaginifici che dicono la difficoltà per l'individuo e per il gruppo di accettare la morte che, come Freud ci ricorda, torna nei sogni e percorre la comunità primitiva atterrendola con il timore del contagio, per cui i morti vanno sepolti, anche se poi la terra non li nasconde abbastanza e soprattutto non li sradica dall'anima. Il vampiro è allora un morto che ritorna, perché per l'anima non è definitivamente morto. Con il sangue, che è poi la vita, ghermisce vergini, immagini dell'anima, che si divincolano nelle braccia dei vampiri per resistere alla morte."

(Umberto Galimberti)

 

Trailer 

 

F.P. 18/07/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 87'05")

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