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Leila e i suoi fratelli

Regia di Saeed Roustayi vedi scheda film

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La recensione su Leila e i suoi fratelli

di port cros
7 stelle

Taraneh Alidoosti

Leila's Brothers (2022): Taraneh Alidoosti

 

75° FESTIVAL DI CANNES 2022 – IN CONCORSO

 

 

Leila è l'unica sorella in una famiglia composta dagli anziani genitori e da quattro fratelli maschi sulla quarantina, Alireza, Manoucher, Farhad e Parviz, tutti con problemi economici, essendo chi disoccupato, chi da poco licenziato, chi pensa solo ai propri addominali, chi tira avanti di espedienti non sempre puliti. Mentre Leila ha la grave colpa, che la madre le rinfaccia continuamente, di non essersi mai sposata. Il padre anziano aspira alla carica onorifica di “padrino” della famiglia allargata e un astuto parente sfrutta la sua ambizione per favorirne la nomina in cambio di un sostanzioso regalo per il matrimonio del figlio, in modo da poterne pagare la sfarzosa cerimonia. Leila e i fratelli non possono però permettere che le preziose piastre d'oro vengano sperperate in questo modo, quando servirebbero a finanziare il loro progetto di aprire una boutique dove finora si trovavano i bagni di un centro commerciale, cambiando finalmente in meglio le condizioni materiali di tutti.

 

Nonostante la lunga durata di 2 ore e 45 minuti, Leila's Brothers riesce a non stufare mai, fitto di dialoghi tra le continue discussioni e battibecchi familiari simili agli incontri di wrestling che la famiglia segue appassionatamente in tv, le bugie e gli inganni per il denaro, le tensioni e le vecchie e nuove recriminazioni che dividono una famiglia, e ci parla anche delle conseguenze economiche del ritiro deciso da Donald Trump dall'accordo sul nucleare iraniano, che provoca una svalutazione della moneta che rischia di mandare a gambe all'aria i piani dei fratelli.

Il regista e anche sceneggiatore Saeed Roustayi dimostra così una notevole abilità di scrittura, sia dei personaggi, tutti a fuoco nelle loro caratterizzazioni individuali, che dell'intreccio, che procede inesorabile senza momenti di stanca, anzi aumentando il ritmo nella seconda metà, soprattutto a partire dalla ben orchestrata scena del matrimonio, quando i sogni di prestigio del vecchio vanno a scontrarsi disastrosamente con i piani più concreti della figlia, che spinge il fratello Alireza all'azione, incurante di bruciare l'onore a cui il vecchio tradizionalista tiene sopra ogni altra cosa. Oltre a Leila, personaggio femminile di grande forza volitiva in grado di ergersi a leader dei fratelli maschi nel progetto di riscatto economico, un altro personaggio centrale è proprio Alireza, il fratello che compie una maggiore evoluzione nel suo arco narrativo. Mentre il padre, se da una parte risulta odioso per il suo egoismo che lo porterebbe a sacrificare il futuro dei figli per un inseguire un vano prestigio, d'altra parte genera sincera pietà quando viene pubblicamente umiliato.

 

Dato negli ultimi giorni del Festival addirittura per favorito per la Palma d'oro, se ne è uscito infine a mani vuote, ma comunque ha confermato la vitalità del cinema iraniano e ha segnalato il talento del suo autore Saeed Roustayi , che continueremo a tenere d'occhio.

 

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