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Les cinq diables

Regia di Léa Mysius vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Les cinq diables

di alan smithee
5 stelle

Una fosca vicenda ambientata nel contesto montano suggestivo e all'interno di una famiglia afflitta da una routine che uccide ogni sentimento. Una bimba dallo spiccato olfatto e un passato che torna ad emergere limaccioso e non meno pericoloso. Un film ambizioso un po' troppo tortuoso, che sbanda spesso, ma non lascia indifferenti.

locandina

Les cinq diables (2022): locandina

CANNES 75 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS

Alla Quinzaine des Réalisateur di Cannes 75 arriva la seconda opera della regista Léa Mysius, già notata favorevolmente in Ava (Semaine de la Critique a Cannes 2017).

Un film misterioso ed inquietante che intriga e lascia un po’ interdetti, nuovamente incentrato su uno dei cinque sensi, che in Ava era la vista compromessa. Qui al centro della vicenda si pone un olfatto particolarmente sensibile.

Una bella maestra di nuoto ed ex ginnasta di successo, vive in un piccolo paesino delle Alpi francesi assieme al marito di colore che fa il pompiere e alla figlia dei due, una bimba un po’ solitaria, oggetto di scherno e di atti di intolleranza e bullismo da parte di alcuni compagni di scuola.

Il sopraggiungere in quella casa ( ed in mezzo ad un matrimonio un po’ spento nella quotidianità più incolore) della sorella del marito crea una situazione incandescente tra i due coniugi. A complicare le cose la scoperta, da parte della madre, che la bimba è dotata di un potere olfattivo degno del regno animale grazie al quale è in grado di creare suggestioni che sfuggono da ogni attinenza con la realtà riuscendo a collegare il presente con particolari episodi drammatici del passato.

Adèle Exarchopoulos, Moustapha Mbengue

Les cinq diables (2022): Adèle Exarchopoulos, Moustapha Mbengue

Adèle Exarchopoulos

Les cinq diables (2022): Adèle Exarchopoulos

L’opera seconda, controversa e nello stesso tempo suggestiva della regista francese Léa Mysius si aggrappa ad un altro dei cinque sensi, l’olfatto, acuendolo anziché farlo diventare deficitario (come accadeva nell’interessante esordio della regista con Ava).

Al centro della vicenda una crisi di coppia, alcuni segreti che si celano dietro foschi episodi occorsi anni prima in paese ed una bimba che, grazie alle sue doti quasi stregonesche, si dimostra in grado di far compiere, a chi le sta intorno, inquietanti viaggi con la mente a ritroso nel recente passato, acuendo la sensazione di rivivere tragici eventi che travolsero alcune vite di compaesani anni addietro.

La Mysius si conferma una regista interessante, impegnata in un percorso che potrebbe svilupparsi ed ampliarsi in opere successive.

Questo film si fa forte di inquietudini palpabili tuttavia difficili da raccontare senza compromettere i dettagli di un mistero che si cela addentro le vicende narrate.

Sally Dramé

Les cinq diables (2022): Sally Dramé

Pur farraginoso e sin troppo meccanico, il film ha senz’altro dalla sua parte l’ interpretazione accorata e pertinente della bravissima Adèle Exarchopoulos, ancora una volta alle prese con un personaggio complesso,  per nulla standardizzabile, frutto di una maturazione che ha reso l’attrice uno dei volti più interessanti del panorama attoriale d’Oltralpe.

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