Una sorella prodiga si riunisce con quella più saggia e posata, madre di tre figli con una separazione in corso, nel giorno in cui succedono fatti gravi e poco spiegabili.
Il palazzo fatiscente in cui quest'ultima vive dovrà essere demolito a breve, e la donna è conscia di doversi organizzare per un trasloco inevitabile.
Proprio in quel giorno in cui le appare la sorella, tecnico del suono dal carattere indipendente e ribelle, che passa a trovarla per rivelare anche di trovarsi in stato interessante, un improvviso terremoto sconvolge il quartiere cittadino densamente popolato in cui sorge il palazzo in rovina.
L'edificio subisce importanti lesioni alla struttura proprio nel momento in cui i tre figli della sorella maggiore stanno parcheggiando la macchina in garage.
Il maschio nota che una voragine apertasi a seguito del movimento tellurico, ha creato una breccia che fa accedere al caveau di una vecchia banca sorta ad inizi novecento in quell'edificio.
l'istituto di credito era già noto per un grave episodio di cronaca a seguito del quale un impiegato era stato trovato impiccato proprio in quel caveau ora tornato accessibile.
La curiosità spinge il ragazzo a rovistare tra le cassette di sicurezza, ove il giovane trova un misterioso libro e dei vecchi dischi di vinile.
A casa, dopo cena, visionando quel libro, che si rivelerà il Necronomicon, ovvero il libro dei morti, rilegato in pelle umana e contenente le forze del male imprigionate al suo interno, inavvertitamente il giovane scatenerà e libererà forze demoniache letali, che cominceranno a seminare vittime e sangue, a partire dalla loro genitrice.
La situazione, devastante e quasi surreale, trasformerà la sorella minore in una improvvisata eroina impegnata a combattere il male e a difendere l'incolumità dei propri tre nipoti.
Andrà a finire piuttosto male, come l'incipit incalzante che apre la pellicola traccerà con sadica precisione, costituendo un adeguato trait d'union almeno con i primi due capitoli della famosa ed apprezzata saga.
Il regista Lee Cronin, che qualcuno ricorderà nell'horror di produzione irlandese Hole - L'abisso, trasporta sul grande schermo una sorta di reebot che va ad aggiungersi ai primi indimenticati episodi di Sam Raimi e al recente remake.
Una storia inevitabilmente apocrifa che tuttavia riesce ad inserirsi bene in un contesto apparentemente difficile da ricollocare "in appartamento".
Cronin dirige bene, o almeno con dignitosa efficacia, una vicenda che coniuga tensione e splatter in modo convincente, e si avvale di scenografie interessanti efficacemente riprese.
Torna anche la motosega, oltre che un provvidenziale camion trita rifiuti doverosamente parcheggiato in garage, che calza a pennello per un efficace esito nella resa dei conti finale.
Poi certo qualche concessione sentimentalistica con la bimba che pare indenne da ogni pericolo, ma ne crea diffusamente ai compagni e parenti, a volte appare stucchevole e afflitta dai soliti cliché fastidiosi, ma le scene di possessione e la fuga delle due sopravvissute tra i meandri di un palazzo già inquietante senza la presenza di forze malefiche, convincono appieno.
Quei due fenomeni di Sam Raimi e Bruce Campbell appaiono ancora, entrambi in veste di produttori, garantendo ancor più una sorta di continuità ed aderenza alla saga originaria, comunque inimitabile.
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