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Intimacy - Nell'intimità

Regia di Patrice Chéreau vedi scheda film

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La recensione su Intimacy - Nell'intimità

di bradipo68
8 stelle

Ultimo tango in un seminterrato londinese.E'inevitabile accostare il film di Chèreau al film scandao di Bertolucci e questa non vuol essere una critica.Infatti quando se ne stacca,quando i due protagonisti prendono coscienza l'uno dell'altro il film diviene verboso e sicuramente meno passionale(non solo nelle scene di sesso) e tende ad appiattirsi troppo sulla scrittura cinematografica.La prima parte invece è un turbine di sesso(senza troppi abbellimenti e che lascia poco spazio all'immaginazione)con un intensità che ha quasi il sapore della liberazione,una gestualità quasi animalesca ,un liberare dal profondo tutta la propria sensualità repressa dalle convenzioni sociali.Perchè i due protagonisti sono esponenti della middle class hanno le loro vite i loro lavori e mentre lei è sposata ,lui è divorziato.Lei è attrice dilettante,lui capo barman in un locale.Ma il mercoledì è il loro giorno,l'incontro settimanale nello squallido seminterrato diventa una valvola di sfogo molto più importante che il solo gesto meccanico sessuale.E'assaporare la libertà solo per un attimo,è avere qualcosa di veramente proprio ,segreto,uno scrigno prezioso di sensazioni di cui il mondo ignora l'esistenza.Ma a Jay vien voglia di avere qualcosa di più e la segue,conosce la sua vita,diventa amico del marito,il classico inglese privo di fascino e con una bella pancetta da birra e biliardo.E qui si incrina il mondo fatato:la realtà irrompe nell'ideale e acquisicono coscienza l'uno dell'altra.E'la fine di un viaggio,la fine di una storia in cui non erano necessari nomi e cognomi,la storia tra due persone perfettamente normali e che della loro aurea mediocrità ne fanno quasi un vanto.E alla fermata dell'autobus con Claire scomparirà un mondo incantato sfiorato per pochi attimi.Il film si può dividere in due parti:la prima è quella prettamente sessuale con i loro incontri laconici ad alta tensione,quasi animaleschi nella loro selvaggia determinazione.Nella seconda si tende a privilegiare il lato melò della vicenda con un bisogno quasi masochistico di conoscere il marito di Calire,prima casualmente e poi Jay ne diventa quasi amico:Perchè?Per conoscere ulteriormente il mondo di Claire?Per avere qualcosa in più?Per istituzionalizzare la loro relazione?O puro egoismo?Non so,ma la seconda parte è meno efficace della prima ,meno dolorosamente intensa e più addomesticata nella scrittura e nella regia.Vinse l'Orso d'oro a Berlino questo film,non so quanto meritatamente ma nella seconda parte viene quasi il sospetto che il film abbia quella sua bella consapevole confezione laccata tipica dei film da festival.La prima parte resta invece un bellissimo esercizio di cinema con due interpreti fenomenali....

Su Alastair Galbraith

non male

Su Timothy Spall

il marito di Claire,attore favoloso e ottovalutato

Su Kerry Fox

straordinaria

Su Mark Rylance

anche lui difficile da dimenticare....

Su Patrice Chéreau

ottima regia nella prima parte,poi si perde un po'nella seconda.Opera comunqe notevole

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