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Il nemico alle porte

Regia di Jean-Jacques Annaud vedi scheda film

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La recensione su Il nemico alle porte

di Lord Holy
8 stelle

Non mi avventurerò in una disquisizione circa il rispetto o meno della veridicità storica. Non è mia intenzione e manco ne avrei la competenza, esigendo nel caso un'adeguata documentazione. Peraltro mi sembra evidente che l'intento dell'opera non fosse quello, focalizzandosi piuttosto su un gioco al gatto e al topo fra due uomini. Non a caso mi trovo d'accordo con quanto scrisse il critico Roger Ebert: «The movie is inspired by true events, we're told, although I doubt real life involved a love triangle; the film might have been better and leaner if it had told the story of the two soldiers and left out the soppy stuff. Even so, it's remarkable, a war story told as a chess game where the loser not only dies, but goes by necessity to an unmarked grave». In italiano suonerebbe suppergiù in questi termini: «Il film è ispirato a fatti davvero accaduti, ci è stato detto, anche se dubito che la vita reale avesse coinvolto un triangolo amoroso; la pellicola sarebbe potuta essere migliore e più snella, se avesse riportato la vicenda dei due soldati e tralasciato la materia sentimentale. Tuttavia è notevole, un racconto di guerra narrato come una partita a scacchi, dove chi perde non solo muore, ma finisce necessariamente in una tomba senza nome».
Nessun appunto particolare in merito al cast. Ciascun attore compie precisamente quanto atteso, in linea con le loro interpretazioni classiche. Jude Law (Vassili Zaitsev) si allena per l'Inman di Ritorno a Cold Mountain (2003), Ed Harris (Maggiore Erwin Konig) è straordinario come sempre e a suo agio nei ruoli "glaciali", Joseph Fiennes (Commissar Danilov) s'impegna e non sfigura (anzi!), Rachel Weisz (Tania Chernova) è qui limitata ma di classe, Bob Hoskins (Nikita Khrushchev) impressiona per la somiglianza con la persona incarnata e infine Ron Perlman (Koulikov) offre una delle sue gradite apparizioni.
Mi permetto invece un'ultima osservazione nei riguardi della colonna sonora. Sarebbe stata ancor più emozionante, se inedita e originale in dose maggiore. Le analogie con la musica di Schindler's List, infatti, sono fin troppo manifeste per poter essere negate, secondo me. Come se non bastasse, poi, mi sembra che James Horner riprenda pure qualche sonorità di questo suo lavoro in Avatar (2009).

Sulla trama

1942. Mentre infuria la decisiva battaglia di Stalingrado, il cecchino russo Vassili Zaitsev continua a eliminare uno per volta i nemici. La sua fama lo porterà ben presto a scontrarsi con il Maggiore Erwin Konig, il miglior tiratore scelto nazista. I due pazienti e metodici uomini intraprenderanno un'intensa guerra personale.

Sulla colonna sonora

James Horner sovente rasenta il plagio del tema di Schindler's List. Inoltre riuserà una traccia per Avatar nel 2009.

Cosa cambierei

Alcuni aspetti dell'intreccio di contorno all'invece centrale duello "western".

Su Jude Law

Vassili Zaitsev. Notevole.

Su Ed Harris

Maggiore Erwin Konig. Impeccabile.

Su Joseph Fiennes

Commissario Danilov. Promosso.

Su Rachel Weisz

Tania Chernova. Apprezzabile.

Su Bob Hoskins

Nikita Khrushchev. Distinto.

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