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El Topo

Regia di Alejandro Jodorowsky vedi scheda film

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Auguste

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La recensione su El Topo

di Auguste
6 stelle

Difficile è giudicare "El Topo" sulla base di una singola visione, risalente anche a un bel po' di tempo fa.
Si tratta di un western surrealista, il film preferito di John Lennon, e del film-simbolo del movimento Panico, cui appartenevano oltre a Jodorowski anche Roland Topor ed il bravissimo Fernando Arrabal, dunque valutarne l'importanza storica sarebbe un conto differente dal valutarne la "bellezza".
Non mi sono sforzarto di cogliere tutti i simbolismi o di interpretare l'ambiguità della trama.
Si dice che questo film sia una parabola cristologica, e che il titolo stesso del film(El Topo significa non "topo", ma invero "talpa")sarebbe un'esortazione a scavare a fondo nel film e lo stesso regista ha dichiarato che solo quelli spiritualmente elevati avrebbero potuto comprendere il film.
I quattro pistoleri che El Topo dovrà affrontare rappresenterebbero a quanto ho capito i 4 profeti che El Topo dovrà battere per poi essere ucciso e "rinascere", purificato.
Il film di per sé non mi ha stimolato moltissimo e l'ho trovato anche un po' noioso, al contrario di altri weird movies(Arrabal, anyone?). Non l'avrò visto ben predisposto e alla base non ho voluto "coglierne" i dettagli, ammesso che con una singola visione ci sarei potuto davvero riuscire.
Poi lo stile "estremo" del film non mi ha particolarmente entusiasmato e l'ho trovato anche un po' forzato, pur non negando la sua "necessità" ai fini narrativi.
Ad una prima parte interessante, segue una seconda parte molto più ermetica e strana, certamente più difficile da interpretare. 
Questo film è una rivoluzione e anche se non condivido questo modo di fare cinema, si tratta sicuramente di uno stile unico che meriterebbe una visione. Dovendo dare un voto al film, assegnerei(come ho già fatto altrove)un sette, o se preferite 3 stelle e mezza, però non me la sento qui di dargli quattro stelle, anche se per me resta ugualmente un buon film, quantomeno dignitoso ed interessante, anche se non condivido questo genere di film.
A mio avviso il capolavoro di questo movimento artistico resta di gran lunga "J'irai comme un cheval fou"(1973)di Fernando Arrabal, i cui simbolismi non mi sembrano fini a se stessi, né troppo forzati ed il film in sé è anche più coinvolgente ed interessante.
Voto: 7

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