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Dick Tracy

Regia di Warren Beatty vedi scheda film

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La recensione su Dick Tracy

di maso
4 stelle

Il travaso dalla carta stampata alla celluloide del fumetto hard boiled Dick Tracy ha l'impatto visivo dello story board del film montato in sequenza perchè il regista ha avuto una crisi di ispirazione al momento di andare in scena mentre il suo sceneggiatore fuggiva alle isole Cayman in preda ad una crisi isterica e veniva sostituito da Bruno Sacchi che notoriamente a scuola nelle versioni di latino pigliava tre fisso, c'è poco da fare questo film è di una noia mortale e non lascia niente negli occhi e nelle orecchie se non la brillante creazione in lattice ed ossa dei deformi nemici di Dick Tracy che celano al di sotto delle maschere attori noti e non come il bofonchiante Hoffman nel ruolo del soffia Borbotto o Pacino con gli occhi sgranati come i fari di un trattore stradale Iveco, il resto è un campionario di brutte intuizioni, pessimi dialoghi, mediocre filmaking e casting scriteriato nel quale si staglia più in alto di tutti Beatty con il suo viso perennemente fisso su una espressione in bilico fra il costernato e il costipato tendente alla lacrimuccia in più il suo Dick Tracy è un tipo moscio anche quando ingrana il mitragliatore e pensa a metter su casa e chiesa senza sbagliar spesa ne sposa, impagina una storia unendo i puntini della settimana enigmistica facilitata senza un minimo di pathos perchè non ha chiaro in testa se vuole un poliziesco fumettoso o un noir per famiglie colorato con i pennarelli Carioca, il risultato di tale indecisione è una tonalità indefinita, ne seria ne giocosa, ne allegra ne paurosa, un umore inclassificabile che avvilisce il film e chi lo osserva uccidendo senza pietà le emozioni sperdute nei meandri di una metropoli posticcia che non si ravviva nemmeno con le musiche riciclate dal Batman di Burton suo coetaneo ne tanto meno con le scorribande provocatorie di una Madonna assolutamente fuori luogo e fuori tema con la sua canzoncina jazz senza anima approdata all'Oscar per pochezza di concorrenti degni di note sullo spartito.
Veramente un film da cestinare, dimostrazione lampante di come un plotone di grossi nomi possa dar vita ad un piccolissimo film passato di moda e trascurato da tutti non più di un anno dopo la sua uscita.

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