Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger vedi scheda film
La pudicizia dello sguardo. Dolce e commosso, un film non perfetto ma pieno di partecipazione, talento visivo e una lieve ironia giocata in punta di pennello. Powell e Pressburger evitano di mostrare i momenti che comunemente sarebbero stati al centro dello sguardo di qualsiasi altro regista: il duello, la morte della moglie del generale inglese. Leggere alla voce leggerezza, nel capitolo: Arte perduta. Peccato che l'ultima parte risenta più sensibilmente della natura propagandistica e di occasione del film. Ma la prima ora, ora e mezza, sono da applausi. Deborah Kerr oggetto di un tenero, pudico desiderio.
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