Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film
5,5/10: citando per metafora quello che è l'elemento dominante del film, non dico che quest'opera di KB sia un buco nell'acqua, ma è tuttavia ampiamente prevedibile e atteggiato. Vuol essere poetico e sensuale, ma i carmi che vi vengono recitati (male) lasciano a dir poco a desiderare per convenzionalità, e l'erotismo si riduce da un lato ad un picccolo intreccio di rapporti incestuosi e omosessuali molto raffazzonati ed è affidato, dall'altro lato, alle pose un po' da zoccola (e mi si perdoni il francesismo) di Elizabeth Hurley. Poco riuscito a mio avviso è anche il ponte onirico e giudiziario fra passato e presente. Finale che vorrebbe tirar su ancora di più il pathos, ma che è brutto e prevedibile anch'esso.
Un merito però il film lo ha: quello di far presente a tutti che rovistando negli archivi dei tribunali capita di trovare documenti di grande interesse storico e culturale.
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