Trama
Beau Wasserman è figlio di una famosa e ricca donna d'affari, Mona. Cresce senza un padre, che a detta della madre è morto durante un orgasmo quando Beau è stato concepito, una condizione medica ereditaria che lei sostiene sia stata trasmessa al figlio. Da adolescente, in crociera con la madre, Beau incontra e si innamora di una ragazza di nome Elaine. I due si baciano e promettono di rimanere vergini fino a quando non si incontreranno di nuovo da adulti. Da grande, Beau è diventato un uomo estremamente ansioso e vive da solo in una città dominata dal crimine. Il suo terapista gli prescrive un farmaco sperimentale per l'ansia, da assumere categoricamente insieme all'acqua. Beau deve prendere un volo per vedere la madre in occasione dell'anniversario della morte del padre, ma dopo aver passato la notte insonne non sente la sveglia. Dopo aver fatto le valigie frettolosamente, scopre che le sue chiavi e il suo bagaglio sono stati rubati. Inizia, per Beau, un'avventura bizzarra e inquietante.
Approfondimento
Estratto dall'intervista esclusiva concessa dal regista Ari Aster al settimanale Film Tv.Commedia grottesca, horror identitario, psicodramma: Beau ha paura è un oggetto quasi inclassificabile.La natura di questo film è sempre stata, a suo modo, quella di una commedia. Durante il processo di scrittura puntavo a farmi ridere, miravo a intrattenere prima di tutto me stesso. L’horror e la commedia per me sono due modalità entrambe riconducibili a una cornice, al contesto, e alle battute fulminanti. Lo scenario di partenza dev’essere di un certo tipo, poi dipende tutto dal modo in cui ciò che va storto si sviluppa, e da quello che rivela.Penso anche a come H.P. Lovecraft sapeva rilanciare la posta dello shock e dell’orrore scena dopo scena... Non è facile soddisfare il lettore o lo spettatore, essere all’altezza dell’aspettativa che tu stesso hai forgiato.In ogni caso, ho trovato liberatorio scegliere di realizzare una commedia e piazzarla in un mondo di mia invenzione nel quale ho potuto seguire impulsi differenti tra loro, e che non sarebbero potuti appartenere a un mondo più concreto e realistico. Al tempo stesso, ho cercato di mantenere una coesione, un’armonia.Questo è anche il film più grosso che abbia mai fatto, e durante la lavorazione, per via della struttura del racconto, mi sono trovato più volte a passare da un ambiente all’altro, a sostenere un ricambio del cast, imparando a orientarmi e a familiarizzare con le facce e le location di quella particolare sezione del film.
Curiosità
Stephen McKinley Henderson ha raccontato di aver rincontrato PattiLuPone dopo 50 anni in occasione delle riprese del film. L'attore e l'attrice e cantante erano infatti stati compagni ai tempi della scuola, ma non si erano mai più visti e questa è la loro prima volta insieme su un set, nonostante entrambi abbiano alle spalle una lunga carriera.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (6) vedi tutti
Assurdo viaggio allucinante nella mente di uno psicotico visionario cronico. Tecnicamente perfetto e con un' ottima recitazione di Phoenix, ma il troppo stroppia, e 60 minuti sarebbero stati sufficienti.
commento di gruvierazUn trip incredibile,succede di tutto e il contrario di tutto.Morti che sembrano morti.ma poi sono lì, lui che abbraccia i figli e dice a loro di non essere mai stato con una donna. Cinema antinarrativo...fate un po' voi...
commento di ezioTre ore di stupidaggini per raccontare una serie di corbellerie, ovvero una notevole quantità di visioni paranoiche sostanzialmente inutili per quantità e qualità. Alla fine, se si ha il corggio di arrivarci, ti rimane l'amarezza di aver sprecato tre ore della tua vita. Assolutamente da evitare.
commento di Tommy1810Un film orribile e completamente sbagliato nella scrittura, un discount della psicanalisi che guarda a Lynch, Polansky, Aronofski ma che, alla fine, è solo un accumulo di corbellerie grossolane da liceale dilettante (il processo finale, ridicolo). Milioni e professionalità al servizio del nulla. Phoenix sempre in scena stanca.
commento di r.237Film allucinato,folle. Un odissea alla "Fuori Orario" di Scorsese mixato a "Mother!"di Aronofsky.Un film sui sensi di colpa,della paura di "aver fatto" o non aver fatto",descritto in trip allucinati.Regia e stile eccellente, Phoenix ad alti livelli e non solo.Qualche eccesso forse ma necessità più visioni per valutazione finale,in bene o in male.
commento di ange88Quando la paura è dentro di noi sin dalla nascita e prende svariate forme con gli anni.
leggi la recensione completa di imperiormax89