Espandi menu
cerca
Sabotatori

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

Recensioni

L'autore

port cros

port cros

Iscritto dall'8 settembre 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 48
  • Post 4
  • Recensioni 632
  • Playlist 18
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sabotatori

di port cros
10 stelle

Da molti ritenuto prodromico ai capolavori che verranno, per me è già un capolavoro, in cui la trama da spy thriller è per Hitchcock un pretesto per inserire in quasi ogni scena una trovata registica brillante.

 

Robert Cummings, Priscilla Lane

Sabotatori (1942): Robert Cummings, Priscilla Lane

La Seconda Guerra Mondiale è in corso. Da un misterioso incendio in un'industria di aeromobili bellici di Los Angeles parte la fuga mozzafiato di Barry Kane (Bob Cummings), operaio ingiustamente accusato del sabotaggio in cui ha perso la vita un collega, attraverso l'America, inseguito dalla giustizia e poi braccato dalla banda di cospiratori che ha scoperto essere dietro l'attentato. Una fuga che lo porterà nel Nevada, nel ranch di un affettuoso nonnetto con molto da nascondere, nel cottage di un pianista cieco dalla sensibilità inusuale, in una città mineraria abbandonata (mica tanto) e poi a New York, in una festa dell'alta società nella ricca magione di un'insospettabile congiurata, sulle banchine del porto di Brooklyn in occasione del varo di una nave da guerra ed infine persino sulla Statua della Libertà.

 

Saboteur (1942) • movies.film-cine.com

 

L'intreccio è avvincente sebbene, come in altri film, Hitchcock si serva spregiudicatamente di ogni espediente per far avanzare la trama, a volte con il pretesto di eventi poco credibili e coincidenze improbabili, senza porsi troppi problemi di accettazione da parte del pubblico più ingenuo dei tempi. Pertanto ciò che serve per apprezzare appieno questo film è sospendere temporaneamente un rigido giudizio di verosimiglianza e concentrarsi su come la trama consenta ad Hitchcock di mettere in moto un meccanismo cinematografico praticamente perfetto, dimostrazione dell'altissimo livello ormai raggiunto dall'arte del maestro inglese.

Una ridda di eventi e colpi di scena si susseguono a ritmo serrato, non lasciando il tempo di riprender fiato, e nell'intreccio da spy thriller ci cuce pure la storia d'amore con Patricia (Priscilla Lane), la dapprima sospettosa nipote del cieco della capanna.

Colpisce la brillantezza dei dialoghi, ricchissimi di ironia (l'incontro con la carovana circense che sembra uscita da Freaks di Todd Browning) e di empatia (il signore cieco che non si fida della polizia per portare avanti una sua personale concezione di giustizia, la donna barbuta della carovana circense).

Ovviamente, essendo un film girato e distribuito durante la guerra, è presente un elemento patriottico, con il protagonista a rappresentare l'americano comune, onesto e fedele alla patria, in lotta per proteggerla contro il tradimento della quinta colonna che tenta di sabotare il Paese per favorire i regimi totalitari, lotta civile e patriottica che tuttavia per essere condotta richiede disobbedienza all'autorità costituita, che ottusamente perseguita Barry senza rendersi conto del pericolo molto più grave che incombe. Sotto questo aspetto è da sottolineare come Barry sia un semplice operaio, mentre l'organizzazione dei sabotatori è composta interamente da persone benestanti e privilegiate, che quindi appaiono particolarmente ingrate nei confronti della società americana.

 

Robert Cummings, Priscilla Lane

Sabotatori (1942): Robert Cummings, Priscilla Lane

 

Seguire il film è una goduria perché quasi ogni scena contiene una trovata registica brillante, dimostrando ovviamente maestria assoluta nella costruzione della suspense (quando Kane tenta di spezzare le manette con la ventola del motore mentre Patricia cerca di fermare le automobili di passaggio per farsi salvare da quello che ancora ritiene un criminale), ma anche nell'ibridarla con elementi ironici (i cartelloni pubblicitari lungo la strada che sembrano sbeffeggiare il protagonista,) e melodrammatici (che bella la scena del ballo di Barry e Patricia braccati durante il ricevimento altolocato -“I'm afraid we're not behaving very well...What's the difference, we're not invited anyway.”). Hitchcock usa a buon fine i suoi amati fondali retroproiettati esaltati da un'elegantissima fotografia in bianco e nero. Non potendo usufruire dei moderni effetti speciali si inventa il su e giù frenetico della mdp per rendere lo sbalzo degli astanti all'esplosione ai cantieri navali. E che dire della sparatoria nella sala cinematografica in cui gli spari veri si sovrappongono a quelli del film proiettato sul grande schermo?

Il tutto raggiunge l'apice in un finale mozzafiato sulla torcia della Statua della Libertà, con il particolare geniale della manica che si scuce ed il senso di vertigine che mi ha rammentato almeno due successivi capolavori, Intrigo Internazionale nella scena sul Monte Rushmore e ovviamente Vertigo.

 

Da molti ritenuto prodromico ai capolavori che verranno, per me è già un capolavoro.

 

Saboteur (1942) – The Movie Screen Scene

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati