Regia di Stephen Daldry vedi scheda film
Poteva rafforzarsi allenandosi da boxeur con la tibia di tong pong o chissàcche
e invece diventa ballerino, semplice,
uno di quel sacco di ballerini che neanche
quando salgono tra loro cercando di comporre quelche figura divertono,
e nessuno gli dice niente, non sarà un michal jackson aerobic
dove imitarlo poco dura. Perchè il più grande natural dancer del mondo,
e le persone dire comunque non è michael jackson, che prendendo
un po qua un pò la di break e anche
perfino da presley... sfoderando l'eleganza oltre le scuole di danza,
senza un maestro perchè ha inventato delle
cose dal passo della break col walk a nastro e qualche
gesto rispettabile a sancirne il senso chiaro, con quella
danzetta free body billi vuole uscire dal
ghetto dei suoi simili, e i suoi genitori buttano nel camino anche il pianoforte, forse
sa accondicendere la maestra per quegli quasi senza insegnamento; il
dancer mossuto sul palco non fa più le figurelle da
free body dancer, scocca un passo classico e assoluto di perfezione,
col genitore commosso, il volere dei teacher è assolto,
e dissacrato quel problema incantante portatore di speranze, billi è diventato un
mostro... della danza da palcoscenisco, è la natura è il mito di
sottofondo ed è quello che non ti aspetti, non senza untusiamo, piace, comunque
non senza e comunque fare
sacrifici... disciplina allenamento danza, chiaro, senza aver mai dato al
ghetto niente, proprio in quel che dovrebbe essere
il loro momento migliore, eccolo billi e il suo senso, è rimasto
nel ghetto per non piangere coi milioni
e non a comportarsi
da formiche col carma delle formiche, e non essere
confuso con quelli soprattutto che vogliono prendersi qualsiasi cosa
senza dare niente ma billi non sparisce come le incalcolabili
maglierie i bar e le mercerie, e che ritengono speciali le cose più
normali del mondo anzi, e senza contarsi... billi è vivo, è là col palco col suo
easy body style dance, con quegli 8 mila unduetre, un film incredibile e di divertimento.
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