Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Un film che ho trovato molto sopravvalutato. L'aspetto più interessante sta nei temi di manipolazione del tempo, instabilità della memoria, scardinamento del principio di identità e possibilità di una realtà individuale parallela. Cose che comunque il film non sviluppa meglio di altri film che portano davvero alle estreme conseguenze le suggestioni relative al Labirinto. Esattamente come è già vista la deframmentazione del testo diegetico, che in fondo non è altro che una narrazione (d'azione) all'indietro incrociata a una (atemporale) in avanti: davvero un po' poco per chi voglia fare deframmentazione del testo diegetico NEL 2000. Ma la tecnica fornisce il pretesto per una progressione drammatica assai poco onesta: per lo stile: un certo personaggio compie un'azione ambigua, probabilmente cattiva, dopodichè procedendo all'indietro nel tempo il regista gode a rappresentare tutti i preparativi, condotti con crudeltà e sadismo (iperbolici nel caso della donnetta) con cui il malfattore porterà a compimento quell'azione. L'esplosione drammatica rinuncia alla dimensione catartica (in assenza della quale resta quello che potremmo chiamare uno "sterile esercizio su cose cattive") e risulta puramente isterica. La dimensione visiva non rischia niente, non possiede alcuno charme, risulta infine di una banalità assordante. Si salva qualcosa grazie agli attori e alla dimensione nevrotica e scettica che il regista riesce a tratteggiare con mano secca e impietosa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta