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Di che segno sei?

Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film

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La recensione su Di che segno sei?

di Dik
6 stelle

Quattro episodi diretti da Sergio Corbucci, scritti e sceneggiati da ben nove persone: Mario Amendola, Castellano (Franco Castellano), Pipolo (Giuseppe Moccia), Sabatino Ciuffini, Massimo Franciosa, Rodolfo Sonego, Bruno Corbucci, Alberto Sordi ed il regista stesso. L'unico, labile, filo conduttore che tiene unite queste vicende, sono i segni zodiacali ed i gruppi che li classificano.

 

"Acqua", con Paolo Villaggio.

Dopo una visita medica, un comandante pilota di porto scopre che entro poco tempo, causa uno squilibrio ormonale, diverrà donna. Dopo una prima fase di naturale disperazione, l'uomo comincia a vedere i lati positivi di questo futuro cambiamento.

 

"Aria", con Adriano Celentano, Mariangela Melato.

Un ballerino pluripremiato ritiratosi dalle competizioni da molto tempo, viene convinto da un'aitante ragazza a far coppia per iscriversi ad una gara di ballo che mette in palio un milione di lire. Ma l'uomo, per poter partecipare, deve prima risolvere un "grosso" problema.

 

"Terra", con Renato Pozzetto, Luciano Salce, Giovanna Ralli.

Un muratore pendolare frustrato è alla perenne ricerca di cinque milioni di lire per rilevare la tabaccheria del paese in cui vive; una possibilità, secondo lui, per migliorare la condizione economica della sua famiglia e per riscattare anni di umiliazioni. L'occasione arriverà, ma la saprà sfruttare?

 

"Fuoco", con Alberto Sordi, Ugo Bologna.

Un ricco imprenditore è terrorizzato dai continui sequestri di persona che imperversano nel Paese e si decide ad assumere una guardia del corpo. Tempo ventiquattr'ore, l'invadente e tutt'altro che professionale "gorilla" gli sconvolgerà la vita.

 

Il primo episodio è molto modesto nonostante un Villaggio a 360 gradi che non si limita, come molte altre volte, ad una recita esclusivamente fantozziana (il film di "Fantozzi" di Luciano Salce, tra l'altro, uscirà nello stesso anno) e si dedica a più personaggi per esorcizzare l'imminente cambio di sesso... ma è letteralmente da solo e la trama assurda stanca presto, buona principalmente per spogliare qualche bella ragazza, tra cui un'ancora sconosciuta Barbara Magnolfi.

Girato a Genova.

 

Col secondo episodio si alza decisamente il livello, dove una brava e tarantolata Melato in versione romagnola, ruba la scena al "Molleggiato" e, soprattutto, si avvale della presenza di validi caratteristi come Angelo Pellegrino e Jack La Cayenne (Alberto Longoni); quest'ultimo balla con una giovanissima Lilli Carati (Ileana Caravati, che si firma Ileana Carati) qui al suo debutto e già parecchio maliziosa.

Girato nel ravennate.

 

Nel terzo episodio abbassiamo un po' l'asticella, con un Pozzetto non al meglio; anche qui è solo lui a tirare avanti una sceneggiatura abbastanza superficiale, anche perché Salce, Boldi ed una seducente Ralli sono sottoutilizzati.

Il paese dove abita Basilio (Renato Pozzetto) è Gemonio (VA) mentre le altre location sono a Milano e nel pavese.

 

L'ultimo episodio è decisamente il migliore, la salvezza dell'intero film. Dopo oltre vent'anni, Alberto Sordi rispolvera uno dei suoi personaggi più celebri: Nando Mericoni (in questa pellicola Moriconi), nato in un episodio della pellicola "Un giorno in pretura" (1953) ed entrato nel mito con "Un americano a Roma" (1954), entrambi diretti da Steno (Stefano Vanzina). "Gorilla K2": occhiali scuri, divisa in pelle nera, t-shirt di un'improbabile società di vigilanza americana... e le risate cominciano a fioccare, senza ancora sentire la parlata yankee-maccheronica che è la firma del personaggio. È un Sordi travolgente (in tutti i sensi), non perde una battuta ed è spalleggiato dal sempre ottimo "cumenda" Ugo Bologna.

Girato in esterni a Milano, mentre la casa del commendator Bravetta (Bologna) è una delle ville del comprensorio dell'Olgiata a Roma.

 

Musiche di Lelio Luttazzi.

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