Espandi menu
cerca
Alcarràs - L’ultimo raccolto

Regia di Carla Simón vedi scheda film

Recensioni

L'autore

tobanis

tobanis

Iscritto dal 21 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 32
  • Post 16
  • Recensioni 2490
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Alcarràs - L’ultimo raccolto

di tobanis
6 stelle

Mah...forse ai più anziani ha risvegliato un senso di nostalgia...o chissà.

Là dove c’era l’erba, ora c’è una città, potrebbe essere il riassunto di questo film. In Spagna, in un paesino, ci sono questi mezzadri che raccolgono le pesche, sono una famiglia allargata; viene loro notificato che questo sarà l’ultimo raccolto, devono togliersi poi dai maroni che là verranno messi pannelli solari. Non hanno nessun contratto da far valere, in quanto l’accordo iniziale non fu mai messo per iscritto. E insomma dove c’erano questi peschi, ci saranno pannelli. Le due ore del film sono queste, girate pure con attori non professionisti. Il film è stato osannato al festival (suo naturale luogo di destinazione), a Berlino, dove ha vinto l’Orso d’Oro e per questo l’ho messo in lista e l’ho visto. Al di là delle premesse fantozziane, poi il tutto non è malvagio, per quanto ancora mi sfugga il senso dell’operazione. Gli attori non professionisti donano sincerità e se la cavicchiano, anche perché non è che abbiano grandi prove da superare, anzi, devono raccogliere le pesche, essere giustamente incazzati, andare a una sagra paesana di rara tristezza, dove non manca la gara di bevuta del vino, litigare tra loro per cercare di incolparsi, fare un po’ i cretini, non accettare quanto succede. Il tutto, a sorpresa, si segue però abbastanza facilmente e alla fine sarei per una sufficienza. Il film ha raggiunto addirittura la settima posizione, negli incassi settimanali in Italia. Ignoro se al Festival ci fosse di meglio, anche gli altri partecipanti erano dei film, in genere, dalla complicata distribuzione. Hanno scelto questo, in cui la regista ha fatto vedere, guarda un po’, che dove c’erano peschi, alberi, ora ci saranno pannelli solari. Che sorpresa, dove andremo a finire, in Germania si vede che non se ne erano ancora accorti, che il mondo cambia. Da noi Celentano cantava Il ragazzo della via Gluck già nel 1966.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati