La recensione su Non ho sonno

I film di genere in Italia hanno una sorta di tradizione: se il regista è molto bravo, gli attori saranno tutt'al più sufficienti. Intendiamoci non è una regola ma lo si può dire della maggior parte di film. Non ho sonno non fa eccezione e, nonostante il cast sulla carta non sia pessimo, il risultato finale è spesso desolante. Se non sapete andare oltre a questo, il film non fa per voi. Ma se sapete apprezzare un film anche se alcuni attori sono a livello didattico (altri se la cavano più che bene, tranquilli) allora quel che resta è un film molto gustoso.

Cosa mi è piaciuto

Dario Argento azzecca inquadrature, tempi e atmosfere con grande estro aiutato da una soundtrack davvero all'altezza.

Alcune scene sono assolutamente memorabili e l'occhio del regista è sempre riconoscibile.

Gli omicidi rendono onore alla sanguinolenta fama che il nostro made in Italy ha nel mondo.

La trama è piuttosto labile come da tradizione ma coerente a se stessa e il plot è sicuramente molto affascinante.

La filastrocca che fa da collante a tutta la storia, scritta da Asia Argento (che per fortuna non dà altri contributi al film...) è sufficientemente inquietante e musicale quanto basta per essere facilmente ricordata.

Cosa NON mi è piaciuto

Come ho detto la recitazione è a tratti imbarazzante, dipende da chi c'è in scena. Non sto parlando solo di attori marginali, perfino Stefano Dionisi per metà del film sembra imbalsamato. Un peccato.

La credibilità di alcuni omicidi e di certi colpi di scena lascia molto a desiderare. Alcuni hanno massacrato il colpo di scena finale ma a me non ha infastidito più di tanto. L'omicidio con la penna stilografica che magicamente è così robusta da perforare un cranio invece sì.

Qualche altra bazzecola qua e là, qualche reazione un po' forzata, una testa mozza non proprio ben realizzata.

In definitiva

Da vedere?

Se amate Dario Argento e il giallo all'italiana, il film merita decisamente una visione.

Vi piacerà?

Bisogna passare sopra a una recitazione dozzinale e non pretendere grosse innovazioni nel genere. Non ho sonno è fondamentalmente un esercizio di stile, canonico ma ispirato e ben fatto. Se questo vi basta probabilmente lo apprezzerete.

Un'ultima nota su Dario Argento

Ho notato che troppo spesso quando si giudica un'opera di un regista iconico come Dario, si parte col confronto con le sue opere precedenti che, per il fatto stesso di essere "storiche", vengono definite superiori. E' un atteggiamento un po' sciocco secondo me: è normale aspettarsi qualcosa di più da un regista di netta fama ma non si può pretendere che ogni suo film sia migliore e più innovativo del precedente.

Insomma un film tipo La Terza Madre è decisamente inaccettabile ma non è questo il caso di Non ho sonno.

A mio giudizio il film è superiore ad alcuni thriller "storici" del regista, per esempio è molte spanne sopra a Tenebre sotto quasi tutti i punti di vista (tranne la recitazione); le trovate sceniche, lo sviluppo della trama, le reazioni dei vari personaggi, il mistero stesso alla base del film, tutto in Non ho sonno è migliore.

Se non mi credete provate a rivederli entrambi e poi ditemi onestamente se davvero Tenebre merita un voto medio di quasi 7 e mezzo rispetto al 5 di "Non ho sonno".