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Non ho sonno

Regia di Dario Argento vedi scheda film

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La recensione su Non ho sonno

di mm40
4 stelle

Quindici anni fa il commissario Moretti aveva apparentemente risolto un caso molto complesso, indicando in un nano - poi a sua volta assassinato - un ricercato serial killer. Ma ora tutto porta a pensare che quell'omicida seriale sia tornato in azione e così tocca ancora a Moretti, ormai in pensione e anziano, attivarsi per sbrogliare la matassa.

 

Di tanto in tanto Dario Argento ci ha riprovato, ma invano: ha tentato di tornare ai suoi esordi, al thriller - macabro, se si vuole un po' sanguinolento, ma pur sempre basato su una storia gialla e claustrofobica - e purtroppo ha sempre ottenuto risultati modesti o addirittura da dimenticare. Non ho sonno non appartiene a quest'ultima categoria, ma non è neppure vicino a quei congegni precisi, serrati e intrisi di tensione che erano le pellicole del regista nei primi anni Settanta, tanto che è fin troppo semplice suggerire che il titolo sia pubblicità ingannevole. Scritto da Argento e Franco Ferrini con la collaborazione di Carlo Lucarelli, il film vanta innanzitutto la presenza di un interprete eccezionale quale Max von Sydow, e se si considera che gli ultimi lavori del regista si poggiavano sulla recitazione goffa e amatoriale della figlia Asia, già si può dare per scontato un passo in avanti almeno da questo punto di vista; va comunque rimarcato che la direzione degli attori è sempre un punto debole di Argento. Gabriele Lavia, Stefano Dionisi, Chiara Caselli, Rossella Falk sono impiegati nei ruoli centrali; niente di nuovo anche la scelta di proporre una colonna sonora roccheggiante, a cura dei 'vecchi amici' Goblin di Claudio Simonetti (Profondo rosso, tanto per capirci - ma non solo: collaborarono in Suspiria, Opera e altri ancora). La tensione funziona fino a un certo punto e questo è il limite di base di Non ho sonno: talvolta si assiste a qualche scivolone - last but not least la risoluzione finale - che fa pensare che con una scrittura più solida e approfondita il lavoro sarebbe potuto risultare più convincente. Il prossimo lungometraggio di Argento sarà Il cartaio, tre anni più tardi. 4/10.

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