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Non ho sonno

Regia di Dario Argento vedi scheda film

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La recensione su Non ho sonno

di cheftony
6 stelle

Torino, 1983: avviene l'ultimo omicidio di una atroce serie, il cui colpevole è ritenuto essere un nano. La vittima di turno è una donna assassinata a colpi di corno inglese e il figlio adolescente Giacomo, intrappolato e impossibilitato a vedere bene, è l'unico testimone da cui il commissario Ulisse Moretti (Max Von Sydow) può tentare di ricavare qualcosa.
Diciassette anni dopo due prostitute vanno incontro ad un'orrenda morte in metropolitana e, intanto che altre persone muoiono apparentemente senza un perché, il vecchio commissario, ormai in pensione, decide di tornare sulla cresta dell'onda convinto dagli attuali inquirenti. Cresciuto e diventato cameriere, Giacomo (Stefano Dionisi) gli dà una mano e comincia a frequentare la bella Gloria (Chiara Caselli) e il vecchio amico Lorenzo (Roberto Zibetti). Tutto ciò che sanno è che il nano incolpato anni prima, De Fabritiis, è morto e che gli omicidi hanno le stesse caratteristiche di allora, cioè le armi non convenzionali e l'abitudine del killer di lasciare sul luogo del delitto una sagoma di cartone raffigurante ogni volta un animale diverso...

Per i primi venti minuti si impreca per la gioia, ebbri per il convincente incipit e fiduciosi che Argento abbia davvero ritrovato lo smalto di un tempo; le aspettative tendono un po' a sgonfiarsi proseguendo nella visione, ma qualche segnale di recupero c'è: l'intreccio non è così male (Carlo Lucarelli ha messo mano alla sceneggiatura e si vede) e finalmente sono tornati i Goblin a curare la colonna sonora di un film del regista romano dopo molti anni.
Basterebbe questo a far godere un minimo un fan di Argento dopo che questo si è consapevolmente autoflagellato tramite visioni di schifezze quali La sindrome di Stendhal e Il Fantasma dell'Opera, ma bisogna anche essere onesti: la durata è eccessiva, alcuni interpreti sono inadeguati al genere, il doppiaggio è generalmente di basso livello. Non ho sonno si salva dignitosamente con un buon finale, con un protagonista, Max Von Sydow, che non è certo l'ultimo arrivato e con una bellissima sorpresa nel cast: non c'è Asia Argento! Grazie.

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