Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
Trashata incommensurabile a metà strada tra il demenziale volontario e l'horror citazionista (presenti anche autocitazioni a "Demoni" e a "La Venere d'Ille"). Soggetto simpatico (del solito Sacchetti), sviluppato ai minimi termini da una sceneggiatura che tende a impantanarsi a metà opera dando vita a varie ripetizioni e a cadute di ritmo, oltre a dialoghi che alternano ironia a evitabili banalità. Finale pessimo per la sua illogicità e la conseguente presa in giro dello spettatore.
La regia di Bava è sufficiente, mentre sono notevoli le scenografie di Geleng (voto: 9) putroppo non utilizzate per dar vita a un horror puro. Non male anche il make up, con maschere e trucchi artigianali vecchio stile, e la fotografia.
Interpretazioni e doppiaggi così e così con qualche aspetto positivo (vedi la voce di Tognazzi o l'interpretazione divertentissima del "locandiere") e molti negativi (le attrici e l'attore dal chiaro accento romano sono pessimi).
Totale assenza di gore.
In conclusione siamo al cospetto di uno dei migliori (e il che è tutto dire) film tv fantastici diretti da Bava Jr che purtroppo lascia molto amaro in bocca per l'aver sprecato l'eccellente lavoro di buona parte del cast tecnico, a partire dalle suggestive ambientazioni. Voto: 5.5=
VAri attori, il finale, tagliare diverse scene trasformando il tutto in un mediometraggio, inserimeno di gore, eliminare buona parte del taglio demenziale, spingere di + sul pedale dell'orrore.
Tra i meno peggio.
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