Regia di David Twohy vedi scheda film
Una nave spaziale adibita al trasporto di turisti e prigionieri, incappa in una pioggia di meteoriti ed è costretta ad un atterraggio di emergenza su un pianeta ostile orbitante attorno a tre soli che si rivela infestato da mostruose e voraci creature. La situazione si complica quando inizia un eclissi totale che lascia ancora più disorientati i superstiti; l’unico in grado di aiutarli a sopravvivere parrebbe Riddick, enigmatico galeotto con le retine modificate da un intervento chirurgico che gli ha permesso di vedere al buio. Peccato che si tratta di un serial killer sadico e imprevedibile.
Avventura di fantascienza in cui thriller e horror se la giocano alla pari, il film di David Twohy, rude esempio di cinema e basso budget e con qualche paio di idee accattivanti discretamente realizzate, è diventato quasi subito un piccolo cult generando altri due sequel, incentrati sul carismatico personaggio di Richard B. Riddick, antieroe dal passato torbido, torvo, schivo, animalesco, dotato di lingua biforcuta e micidiale istinto omicida, incarnato dal possente Vin Diesel, che con questo ruolo trovò la sua consacrazione come interprete di film action.
C’è da ammettere che nella loro eterogeneità anche gli altri personaggi, pur non egualmente approfonditi, risultano ben inseriti nel contesto, in particolare l’energica e coraggiosa astronauta di Radha Mitchell ruba la scena al protagonista, e nel complesso l’ambientazione inquietante e aliena avvince e si assiste a dei colpi di scena che rendono la visione meno scontata del previsto.
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