Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film
Lavoraccio cinematograficamente tirato via, estrapolato a forza da una brillante commedia teatrale (Passerotti o pipistrelli?) scritta dal regista e protagonista e sceneggiatore Salemme. I casi sono due: o si fa cinema o si fa teatro, e questo Salemme impiegherà molti anni e svariati tentativi su pellicola per capirlo; esempio lampante dell'errore pacchiano che sottostà a tutta l'operazione, l'utilizzo di due attori palesemente maschi (Ceccherini e Nando Paone) per interpretare due anziane zie zitelle: a teatro calcare la mano funziona, al cinema invece un minimo di verosimiglianza è sempre gradito. Inoltre, pur cercando di variare le ambientazioni della storia e di conferire un qualche ritmo alla trama, Salemme non cambia granchè dei dialoghi teatrali e anche questo si avverte, pesantissimo, come un macigno sulla dinamica del film: se la narrazione perde valore a discapito delle battute, purtroppo lo spettacolo (cinematografico) ne risente. E così non è a teatro. In definitiva: un pasticcio, che pure sfoggia interpreti all'altezza (quasi tutti: si escluda la Ferilli e si consideri che la Arcuri compare sempre in scena con vasta scollatura in risalto) e affiatati fra loro, come d'altronde è logico che sia visto che il trio Salemme-Casagrande-Buccirosso è il medesimo degli spettacoli teatrali. Il rigurgito nazionalista del finale, poi, è del tutto fuoriluogo in un'opera così blanda e stilizzata. 3,5/10.
Pericle rimane in carrozzella dopo un intervento errato per un'ernia al disco. Insieme a due amici, un'infermiera e due zie va in Francia dal medico che l'ha operato per fargli causa: qui la situazione si complica.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta