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Sette orchidee macchiate di rosso

Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sette orchidee macchiate di rosso

di giurista81
6 stelle

Classico spaghetti thriller che prende spunto da films come “L’Uccello dalle Piume di Cristallo” (con l’assassino che se ne va in giro praticamente con lo stesso look e con una colonna sonora che in alcuni tratti omaggia il main theme dell’opera sopramenzionata), ma che si contraddistingue per un livello di sadismo superiore alla media dei primi thriller anni ’70. Presenti, infatti, tutta una serie di omicidi magistralmente rappresentati da Lenzi (si va da una donna perforata con un trapano con mdp che riprende nel dettaglio la punta dell’utensile mentre sfonda il costato della malcapitata, alla splendida scena, che trasuda un certo erotismo perverso, della vernice che gocciola lentamente sui seni della Malfatti appena uccisa dal folle). Bella la regia di Lenzi (voto: 7.5) che fa un largo utilizzo di riprese dalla soggettiva dei protagonisti persino nei momenti in cui vengono aggrediti dall’assassino (vedere ad esempio l’assassinio della Malfatti con mdp che ondeggia riprendendo il soffitto mentre l’assassino la sta strangolando). Il regista toscano però perde qualche punto non riuscendo a creare un’atmosfera tale da creare un sufficiente livello di tensione.
La sceneggiatura (voto: 5+) è meno confusa della media degli spaghetti thriller, ma presenta molti scivoloni (vedi l’assassino che penetra e scappa dalle scene del delitto con una capacità quasi inumana) e alcune cadute nel trash (vedi l’assassino che comunica con colui che gli sta dando la caccia telefonandogli in un luogo abbandonato e semi-franato dove non poteva sapere che si trovasse e dove misteriosamente, vista la decadenza della struttura, risulta attivo un telefono), oltre a presentare poco di originale. Bruttino il finale con il killer che…. (non vi anticipo). Interpretazioni non memorabili con la presenza di una splendida Marina Malfatti utilizzata solo per un breve cammeo (come la famosa attrice Rossella Falk). Buoni i variegati temi musicali di Riz Ortolani (voto: 7.5). Non manca il gore (soprattutto se si considera l’anno di uscita del film), come i nudi femminili. Consigliato agli amanti di prodotti di genere nostrani e ai fans accaniti di spaghetti thriller, gli altri si astengano. Voto: 6.5+

Sulla colonna sonora

Ortolani era una garanzia, ma perché scimmiottare in un brano il sound de “L’Uccello dalle Piume di Cristallo”? Voto: 7.5

Su Rossella Falk

Stranamente utilizzata in un ruolo marginale si rivela eccessivamente teatrale. Molto brava però nello stare immersa dentro la vasca. Si impegna. Voto: 7

Su Umberto Lenzi

Se fosse stato capace di creare anche tensione avrebbe regalato una regia perfetta, ma non si può sempre avere tutto dalla vita. Dinamico e mai noioso. Grande vena visionaria negli omicidi. Voto: 7.5

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