Regia di Yves Allégret vedi scheda film
Un giovane francese e una ragazza italiana si conoscono e, superata la loro timidezza, si piacciono. Poi lo scoppio della guerra li separa per anni: lui è prigioniero in Germania, di lei non si sa nulla (il punto di vista è opportunamente affidato a uno solo dei personaggi, cosicché anche lo spettatore resta all’oscuro della sorte dell’altro). Quando lui si mette sulle sue tracce, può constatare (dai posti in cui ha abitato, dalla gente che ha frequentato) il degrado sociale e morale che lei ha dovuto subire; del resto anche lui, reso cinico dagli eventi, si era sposato senza amore e ora si sta separando. Alla fine la trova: fa l’infermiera, ha una relazione con un medico e conduce una vita squallida e senza speranza. Il loro primo incontro è brusco, senza calore; poi capiscono che, nonostante le esperienze vissute li abbiano profondamente cambiati, stare insieme sarà sempre meglio di niente. Melodramma lieve e sommesso, che descrive con notevole partecipazione il contrasto fra i sogni giovanili e la crudezza della realtà: anche chi è sopravvissuto alla guerra ha avuto comunque l’esistenza rovinata; il tenue ottimismo del finale (il passato non si cancella, ma si può almeno superare) è la soluzione più accettabile, aperta al futuro ma senza illusioni. Forse un po’ spenti gli interpreti. Comunque, un film da riscoprire.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta