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Al di là della legge

Regia di Giorgio Stegani vedi scheda film

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La recensione su Al di là della legge

di giurista81
4 stelle

Spaghetti western lentissimo che diventa presto noioso nonostante la presenza di un cast artistico di primario livello.
Interessante l'evoluzione che compiono i due personaggi principali. Da una parte un virile Van Cleef che inizialmente è un "ladro onesto" (così si definisce) vestito da straccione, con il petto peloso ben in vista, che compie rocamboleschi furti assistito da una coppia di sgangherati complici: un vecchio predicatore che predica bene e razzola male (interpretato dall'ottimo Lionel Stander) e un nero acrobata che sembra un po' ritardato (personificato da Al Hoosman); dall'altra il dandy proveniente dall'Europa cui da corpo Antonio Sabato (non buona la sua prova) che viaggia come un figlio di papà completamente impacciato e avulso dal contesto. Ebbene il primo diviene uno sceriffo coraggioso che veste in modo elegante e che si schiererà contro i due storici amici in un finale drammaticissimo e triste (merito sia dell'ottima musica di Ortolani che di una serie di inquadrature dall'alto di Stegani); il secondo imparerà a usare fucili e pistole, diventando uno dei più svegli e intraprendenti del villaggio.
I quattro riusciranno a sgominare una banda di fuorilegge capitanati dal solito impostato e pessimo Gordon Mitchell, vestito in un assurdo stile Zorro (seppur privo di mascherina). Recupereranno il carico di argento preteso da Mitchell, ma finiranno per contenderselo: Sabato lo vuol riportare in paese, Stander e Hoosman lo vorrebbero rubare, Van Cleef è indeciso.
Nel cast c'è anche un inconsueto Bud Spencer ben vestito e sbarbato in un ruolo che non gli si addice per nulla: una sorta di sindaco del paese.
Tra i banditi sono presenti inoltre presenti due caratteristi classici come Romano Puppo e Carlo Gaddi,
Non manca qualche spruzzata di sangue nelle ferite e persino sul volto di una donna trucidata dai banditi che la tenevano in ostaggio, insieme ad altri,  per usarla come strumento di ritorsione nei confronti dello sceriffo per farsi consegnare un carico di argento. Inutile sottolineare come la sequenza sia fortemente legata al cinema poliziesco.
Piuttosto fastidiosa l'atmosfera da farsa burlesca che ogni tanto pervade la pellicola, in quanto non ben bilanciata col resto al punto da dare l'impressione che Stegani non avesse ben chiaro quale tipo di taglio dare al film. Nel complesso un western noioso, ora serio ora mezzo comico.

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