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The Watcher

Regia di Joe Charbanic vedi scheda film

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Dom Cobb

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La recensione su The Watcher

di Dom Cobb
2 stelle

"The Watcher", ovvero la fiera del riciclo. La solita caccia all'uomo - un serial killer - che sceglie come vittime delle ragazze indifese ed un agente dell'FBI ossessionato dal caso che gli da la caccia senza tregua; da una trama del genere, portata sullo schermo milioni di volte, non ci si poteva certo aspettare una sceneggiatura "fresca", ma in questo caso la banalità dello script, la mano registica anonima ed un cast parzialmente sbagliato hanno dato il colpo di grazia alla pellicola. James Spader è un agente FBI in depressione a cui, tempo addietro, il killer seriale Keanu Reeves aveva ucciso l'amante. Ora Spader si è trasferito da Los Angeles a Chicago, ma Reeves lo segue ricominciando ad uccidere altre ragazze e costringendolo a ritornare in azione. Il film procede su binari fin troppo classici, con le solite corse contro il tempo della polizia locale per salvare le vittime, la vecchia tematica dell'assassino e del tutore dell'ordine che si scoprono essere figure quasi speculari e l'altrettanto solito finale esplosivo che cerca anche di essere spettacolare. Anzichè puntare sulla tensione psicologica, l'anonimo shooter Joe Charbanic inserisce all'interno del film alcune sequenza d'azione che appaiono esagerate e stonate con il resto della pellicola: Reeves che fugge dalla polizia in auto facendo saltare in aria un'intera stazione di servizio rappresenta una sequenza action che pare spinta a forza dentro al film. Ma anche il già citato finale, dove Spader deve salvare l'inutile personaggio di Marisa Tomei (sprecata) legata alla solita trappola esplosiva ha il sapore di stantio, considerando anche il fatto che quest'ultima sequenza è stata concepita e girata male (Spader, Reeves, la Tomei - praticamente tutto il cast principale - che si lanciano giù nel fiume) e le esplosioni, in digitale, sono state rese in maniera approssimativa ed appaiono palesemente finte. Quindi anche quei pochi effetti speciali presenti sono stati curati poco e male. Spader è un buon attore che meriterebbe copioni più interessanti: effettivamente sa rendere in maniera piuttosto efficace i tormenti ed i dubbi del proprio personaggio, il quale non riesce a fare i conti con il proprio passato e conduce un'esistenza depressa e disperata. Di sicuro Spader batte ai punti Reeves, che ha dalla sua un personaggio - quello del killer - abbozzato e fumoso, di cui si capiscono troppo poco le motivazioni per renderlo interessante. Senza contare che Reeves, con il suo metodo recitativo, non è l'attore ideale per costruire un personaggio che dovrebbe essere oscuro e border-line ed invece appare sciapo e privo di peculiarità di sorta; insomma il ruolo di Reeves non colpisce e non convince, facendo perdere al film stesso buona parte dell'interesse. Una considerazione: appare strano che Reeves abbia scelto un ruolo così anonimo proprio dopo aver girato un film veramente importante e di rilievo come "Matrix", che sicuramente gli avrebbe permesso, soprattutto nell'immediato, scelte di copioni ben più interessanti. Come già detto, nel cast è presente anche Marisa Tomei, bella e brava attrice che veste i panni della psicanalista di Spader: un ruolo che non ha un vero e proprio peso specifico all'interno della trama, se non quello di fungere da "bella in pericolo" nel già citato finale esplosivo. Insomma, "The Watcher" è un film che si dimentica in fretta, perchè ha ben poche carte da giocare: è un thriller senza tensione, è un film d'azione le cui poche scene d'azione sono girate male, è una caccia all'uomo anonima e dal finale più che scontato. Per il cast si tratta di un titolo senza particolare importanza nelle rispettive filmografie (appare anche il caratterista Ernie Hudson, ma resta in scena praticamente un paio di secondi o poco più e poi sparisce nel nulla, senza nemmeno un motivo per la sua fugace presenza in scena). Appunto non un film, ma una fiera del riciclo.

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