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Crimes of the Future

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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La recensione su Crimes of the Future

di Mulligan71
9 stelle

Quando il Cinema, quello vero, sta subendo una mutazione televisiva, supereroica e mortale, ecco che i vecchi Maestri tornano in prima linea, ricordandoci la Bellezza di questa arte. Così non si può che gioire di questo nuovo grande film di David Cronenberg, quasi 80 anni, che era da troppo tempo, dal 2014 dell'ottimo "Maps To The Stars", che non ci inquietava e ci faceva pensare. "Crimes Of The Future", è purissimo Cronenberg, è il frutto di una ricerca sulla contaminazione del corpo, che dura da moltissimi anni. "Crimes Of The Future" è l'organo nuovo che crescerà dentro di voi, dopo la visione di questa pellicola. Il film è un viaggio oscuro dentro una civiltà futura post-tutto, in cui gli esseri umani hanno perso la sensazione del dolore fisico così come la decomposizione delle infezioni, permettendo a una coppia di artisti concettuali, delle performances estreme, dove dentro di lui (Viggo Mortensen) vengono sviluppati nuovi organi/tumori, che verranno poi estratti, in pubblico, da una chirurga (Léa Seydoux), incidendo il corpo con una macchina particolare, organica, adibita ad autopsie. Questo il punto di partenza, che porta il film a esplodere in un flusso affascinante di derive psichiche e visive, dove si dovrebbe sviluppare l'uomo nuovo, del futuro, e tutti i vecchi sensi vengono superati, a cominciare dal sesso, che ora è sostituito dalla chirugia, che dà piacere fisico. Lavoro estremamente complesso, evidentemente, e che non concede nulla al pubblico, (meglio così), lasciandoci affascinati e conturbati, davanti allo svolgersi della vicenda. Torbido, caldo, pulsante, visionario, irrisolto, filosofico, "Crimes Of The Future" è un capolavoro, proprio per la sua libera, provocatoria, visione del mondo, proprio perché fa Arte, finalmente, con la A maiuscola. In un Cinema ridotto a serie tv ed effetti speciali, colpito a morte da pandemie e stupidità, quest'opera di Cronenberg, per quanto scura, illumina e fa discutere, finalmente. Da vedere più volte. 

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