Regia di Potsy Ponciroli vedi scheda film
The Ballad of Old Henry.
Giusto un lustro fa stilai, fornendola di una breve introduzione, una playlist che citava letteralmente la celeberrima battuta morettiana presente ne “il Caimano”, parafrasandola solo con una postilla, dal titolo, per l’appunto, di «“Eh, Teresa, è sempre il momento di fare una commedia... Sempre!”, versione western», ed era da un po’ che non la rimpolpavo con qualche titolo “neo”-western (qualsiasi cosa possa o voglia significare quel prefisso legato al genere never die), e poi ecco che finalmente mi decido a recuperare “Old Henry” (2021), scritto e diretto da Potsy Ponciroli, ed ora la dicitura riporta “ultimo aggiornamento 5 dicembre 2024” e il n. di titoli inseriti è salito a 83 (la playlist è ancora incentrata per lo più sulla filmografia del secondo decennio - gli anni ‘10 - del XXI secolo), perché se c’è un titolo “degno” (nel senso che ne rispecchia in pieno le prerogative) di stare in quel catalogo, bene, il film con Tim Blake Nelson (che avrà una parte importante anche nel successivo film de regista, che sempre di avidità in buona parte tratterà, mentre, al “contrario”, sarà un film madre-figlio, “Greedy People”) come mastodontico (dal PdV interpretativo) protagonista n’è l’esempio perfetto.
Scena con la porta fordiana aperta sull’altrove/oltre: √
Sparatoria “oggettivamente” iperrealista senza “hollywoodismi”: √
Elemento innervante di scontro padre-figlio (momenti terribili e bellissimi): √
Colpo di scena finale (ch’era certo nell’aria, ma non di queste svergognate proporzioni “mitologiche”): √
Accanto a Buster Scruggs ("O Brother, Where Art Thou?", "As I Lay Dying", "Child of God", "the Sound and the Fury") un discreto cast di buoni caratteristi: Scott Haze, Gavin Lewis, Trace Adkins, Stephen Dorff, Max Arciniega e Richard Speight Jr., mentre fotografia (nel 2.66:1 di "How to Marry a Millionaire"), montaggio e musiche sono rispettivamente di John Matysiak, Jamie Kirkpatrick e Jordan Lehning (con la “My Son” di Eddie Montgomery a scorrere sui titoli di coda). Il Tennessee interpreta l’Oklahoma, che invece sta un po’ più in là.
“Non ho mai visto un contadino impugnare una pistola a quel modo.”
* * * ¾ - 7.5
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