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Full Time - Al cento per cento

Regia di Eric Gravel vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Full Time - Al cento per cento

di yume
8 stelle

Beato il tempo che non ha bisogno di eroi, ma non è il nostro

locandina

Full Time - Al cento per cento (2021): locandina

Il tempo pieno della povera Julie (una dolce e forte  Laure Calamy che nemmeno le bombe farebbero arrendere) non è l’opzione lavorativa per cui uno guadagna anche di più che se scegliesse il part time.

Full time è la sua giornata scandita da sveglia, colazione dei due figli (7/8 anni circa) consegna ad una pseudo baby sitter di età indefinibile ma ultra settantenne che li terrà mugugnando perché non ce la fa più fino a sera, dopo averli portati e ripresi a scuola, corsa in città (Parigi) dalla periferia extra moenia dove vuole (o deve abitare visti i costi) senza un ex compagno latitante che si scorda degli alimenti.

E fino al tardo pomeriggio che fa la nostra Julie? In un lussuoso 5 stelle fa le camere, pulisce la merda dei ricchi, ha un certo ruolo di responsabilità perché dirige le altre, è brava e responsabile, ma la Storia si accanisce contro di lei.

E’ il tempo della rivolta delle banlieux, Parigi è un casino a cielo aperto, mezzi di trasporto in tilt, qualche automobilista pietoso le dà un passaggio, il più delle volte se la fa di corsa.

Naturalmente i ritardi in questa settimana sono continui e il licenziamento incombe fino a concretizzarsi.

Julie è travolta da una corsa contro il tempo che il ritmo della colonna sonora segue con un martellamento che entra nello stomaco e la mdp ce l’ha incollata addosso.

Laure Calamy

Full Time - Al cento per cento (2021): Laure Calamy

Fino all’ultimo minuto siamo costretti a starle alle costole, per lo spettatore non c’è tregua, l’ultimo pensiero è “ Si butterà sotto quel treno” guardandosi bene dallo stare lontana dalla linea gialla.

Il finale non va svelato pena l’esecuzione su pubblica piazza, ma l’adrenalina per 85 minuti vola a mille.

E per cosa poi? Non è un horror, un noir, un thriller che giustificherebbero l’alto tasso di coinvolgimento emotivo.

E’ la giornata (che poi diventa la settimana) qualunque di una povera crista che, tra l’altro, ha anche bei titoli di studio nel settore Economia e Finanza.

Perché ridursi così? Bella domanda da rivolgere a chi sappiamo, ma non ci farebbero passare neanche dalle cucine per fargliela.

Ma Julie è una donna, e come tale forte, una vera resistente, sempre dolce con i due bambini che a volte andrebbero “sculacciati”, capace di comprargli il tappeto elastico da mettere nel metro quadro di giardinetto il giorno del compleanno, capace di non inveire né mandare a quel paese la serie di belle persone che incontra, capace di non piangersi addosso.

Qualche lacrima esce, ma è subito ricacciata indietro, e se beati i tempi che non hanno bisogno di eroi, diceva quello, questo è il tempo giusto per averli.

E Julie è un’eroina.

Eric Gravel

Full Time - Al cento per cento (2021): Eric Gravel

Presentato l’anno scorso a Venezia, sezione Orizzonti, ha avuto giusti premi per regia e recitazione.

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