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Reflection

Regia di Valentyn Vasyanovych vedi scheda film

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La recensione su Reflection

di alan smithee
8 stelle

locandina

Reflection (2021): locandina

FESTIVAL DI VENEZIA 78 - CONCORSO

Un giovane apprezzato medico ucraino, pervaso dai sensi di colpa per non trovarsi in trincea nel Donbass a difendere la patria, come peraltro sta facendo il nuovo compagno dell'ex moglie, si decide a fare la sua parte pure lui.

Catturato durante una imboscata e ferito, vivrà e vedrà coi suoi occhi gli orrori di quel tremendo conflitto e si troverà a prendere una tremenda decisione proprio inerente quel nuovo compagno della sua ex moglie, pure lui fatto prigioniero ma destinato a ben più crudele sacrificio.

Dopo Atlantis, vincitore di Orizzonti nel 2019, torna a Venezia ma in Concorso il regista ucraino Valentyn Vasyanovych con un nuovo trattato sugli orrori della guerra, contestualizzato stavolta sulla guerra ancora in corso e non su scenari distopici.

Roman Lutskyi

Reflection (2021): Roman Lutskyi

Roman Lutskyi

Reflection (2021): Roman Lutskyi

Roman Lutskyi

Reflection (2021): Roman Lutskyi

Il suo è un approccio molto stilistico e scenigrafico che si fonda su riprese lunghe e spesso a camera fissa, la cui immobilità ad un certo punto si interrompe per seguire da vicino un evento.

Con un effetto che riesce a coinvolgere e ad infondere un carattere ai suoi personaggi sempre un po' meccanici e quasi statici, messi in movimento da una sorte che li costringe a scegliersi un ruolo, e a condurre ognuno la propria battaglia.

Dunque una formalità ed un estro scenico contestualizzati con tematiche di primissima attualità e drammaticità, che il bravo regista riesce a portare avanti con intensità nonostante questo suo approccio tendenzialmente teorico e formale in cui l'eleganza e la solennità della messa in scena non sminuiscono mai la spinosa tematica di fondo e quel senso opprimente di morte violenta che la vita di trincea evoca e restituisce.

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