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La maschera della morte rossa (IV)

Regia di Alan Birkinshaw vedi scheda film

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La recensione su La maschera della morte rossa (IV)

di undying
2 stelle

Secondo (dopo Il mistero di casa Usher) horror inglese diretto da Birkinshaw e spacciato come tratto dai racconti di Edgar Allan Poe.

 

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Rebecca (Michelle McBride) partecipa, falsificando un invito, a una festa in maschera tenuta in un castello bavarese, organizzata da Ludwig (Herbert Lom), un nobile in fin di vita. Rebecca arriva da New York, nascondendo una macchina fotografica all'interno di un arco del suo travestimento (è mascherata da Cupido) che le serve per documentare, su una rivista per la quale scrive, l'eccezionale avvenimento. Ben presto i partecipanti rimangono imprigionati nel maniero, venendo uccisi da una misteriosa figura che indossa un mantello e una maschera rossa.

 

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La maschera della morte rossa: Michelle McBride

 

La coppia Alan Birkinshaw (in regia) e Michael J. Murray (sceneggiatura), è di nuovo all'opera in una produzione che vede coinvolto anche Alan Towers, su un soggetto ispirato molto largamente al celebre racconto di Edgar Allan Poe. Come già accaduto per il simile Il mistero di casa Usher, anche in questa occasione della storia originale non rimane quasi nulla. Mentre medesima è la realizzazione, con scenografie palesemente false e artificiose, attori allo sbaraglio e una regia dilettantesca. Girato a Johannesburg (Sud Africa) per economizzare le spese, con Herbert Lom - nel ruolo dello stravagante Ludwig - costretto ad adattarsi alla mediocre compagnia artistica che ha come interpreti principali: Frank Stallone (fratello del celebre Sylvester), Brenda Vaccaro (protagonista del cult Un violento week-end di terrore) e la sensuale Michelle McBride nei panni (pochi, essendo vestita con un succinto costumino da "sexy" Cupido femminile) della sventurata protagonista.

 

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La maschera della morte rossa: scena 

 

I momenti migliori del film sono quelli che mostrano l'assassino in azione, con le vittime massacrate in maniera originale, mostrandoci: una donna intrappolata in un telaio, uccisa da aghi che le traforano il corpo e un'altra legata sotto l'enorme lama (calante gradualmente) di un rasoio gigante fissato al pendolo di un orologio. Le motivazioni del killer sono a dir poco pretestuose e tutta la parte finale, nella quale non si capisce perché Ludwig dopo i primi omicidi imponga sei ore di prigionia agli ospiti, è girata e interpretata ai minimi termini. Non aiuta poi a rendere più gradevola la visione il doppiaggio della versione italiana, disponibile solo in VHS sin dai primi anni '90 (catalogo "Fox Video") e rimasta, ad oggi, l'unica edizione.

 

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La maschera della morte rossa: Frank Stallone

 

"La morte di una donna bellissima è, senza dubbio, l’argomento più poetico del mondo." 

(Edgar Allan Poe)

 

F.P. 25/07/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 88'56")

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