Regia di Amos Gitai vedi scheda film
il film parte benissimo,ai primi venti minuti ho esclamato al capolavoro(un film bellico degno della sottile linea rosso, il migliore mai realizzato sul genere bellico), anche l'idea di raccontare la tragedia di alcuni soccoritori mi ha piacevolmente colpito, e la resa documentaristica mi ha affascinato...tuttavia si ha esagerato nel documentare i soccorsi(lunghissimi e purtroppo tutti uguali, dando al film un'aria stantia).capolavoro mancato
sono stati tutti sensazionali
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piani sequenza lunghissimi, degni del miglior Antonioni,abbondandemente sopra quelli neorealistici di De Sica, una resa documentaristica maniacale...Gitai vuole fare l'autore (e lo è, chi lo mette in dubbio)ma il suo film non è destinato alle sale d'essai(che tollerano e amano i tempi morti e i piani sequenza infiniti)ma al circuito commerciale(nel senso pubblico)...facile tirare le conseguenze.lodevole comunque, io l'ho amata molto
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