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Bones and All

Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film

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La recensione su Bones and All

di ange88
8 stelle

L’ultima fatica di Luca Guadagnino arriva da un adattamento a cura di David Kajganich del romanzo Fino all'osso di Camille DeAngelis.

 

Essendo l’autrice vegana non so se le intenzioni dell’opera letteraria contenessero una qualche critica verso onnivori e carnivori attraverso un iperbole estrema e provocatoria, ma non mi espongo non avendo letto il romanzo.

Avendo visto il film invece mi sento di dire che questa “metafora” potrebbe essere vista se indotta dall’informazione dello stile di vita dell’autrice e non come pretesto espositivo che vira su altre tematiche

 

locandina

Bones and All (2021): locandina

 

Guadagnino si ritrova il compito (a mio parete arduo) di gestire i differenti tòpos narrativi che l’opera continente, in primis: On the road, l’horror e il sentimentale, gli ultimi due solitamente distanti tra loro soprattutto nel registro espositivo.

Il regista in questo compito ottiene un buon risultato. Riuscire a descrivere un romanticismo all’interno di questo contesto raccapricciante e moralmente inaccettabile è estremamente difficile, però dal punto di vista stilistico riesce ad ottenerlo.

 

L’atto di cannibalismo esposto come pulsione incontrollabile, sia come istinto animalesco ma anche come una sorta di tossicodipendenza non ha una forte presa morale sui protagonisti, o meglio si costruiscono una propria morale per poter continuare a vivere e ricercare una propria felicità.

Soggettivamente però questo porta ad una scarsa empatia verso i personaggi e, nonostante la costruzione stilista esposta (grazie anche all’apporto musicale) e il rapporto tra i due protagonisti siano oggettivamente funzionali,  la bravura degli attori (soprattutto della giovane Taylor Russell)non basta a dare la giusta presa sullo spettatore.

 

Taylor Russell

Bones and All (2021): Taylor Russell

 

 

Le scene di tensione e horror sono ben riuscite: trasmettono angoscia e senso di raccapriccio, grazie non solo all’apporto visivo ma anche da quello uditivo con un mix tra colonna sonora e effetti sonori.

 

In definitiva ci troviamo di fronte ad un film che vuole raccontare la storia di emarginati alla ricerca del loro posto nel mondo, un modo per essere felici, sostanzialmente nelle intenzioni non lontano da altri opere come Requiem for a Dream, dove la “condizione debilitante e incontrollabile” era portata dalle droghe, qui invece dal cannibalismo.

 

Timothée Chalamet, Taylor Russell

Bones and All (2021): Timothée Chalamet, Taylor Russell

 

Un opera girata con un ottima mano autoriale, una messa in scena puntale in tutti i registri e dove la commistione di generi avviene stilisticamente in maniera eccellente ma il contesto risulta eccessivamente immorale per funzionare dal punto di vista empatico.

Voto:8

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