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Blue

Regia di Keisuke Yoshida vedi scheda film

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La recensione su Blue

di alan smithee
6 stelle

locandina

Blue (2021): locandina

FAR EAST FESTIVAL 23 - COMPETITION

Ancora boxe al Far East nr. 23, ed ancora Giappone al centro di una interessante variante sul tema dei perdenti nelle competizioni sportive e nella vita più in generale.

Sul ring di una palestra si ritrovano le speranze sempre più frustrate del pacato ed esperto Urita, che possiede la tecnica e il carattere utili ad un allenatore, ma che personalmente non possiede il fisico adatto né le capacità tecniche utili a poter sfondare: infatti perde sempre. Ogawa, suo amico, che gli ha anche soffiato la ragazza, ha talento e potenza, ma risulta afflitto da una malattia degenerativa che gli compromette senza soluzioni la lucidità mentale e la memoria.

scena

Blue (2021): scena

Infine in loco ritroviamo anche un nerd impacciato di nome Narazaki, che si iscrive ad un corso per poter sperare di emergere nel corteggiamento di una collega, che lo ignora a favore di un altro collega esteticamente più presentabile.

Nel film di Keisuke Yoshida, ci si chiede, senza andare troppo lontani da ciò che sta alla base della più complessa e più ispirata epopea in due capitoli di Underdog di Masaharu Take, se le amarezze, le insoddisfazioni e le delusioni della vita possano in qualche modo essere risolti sul ring di un combattimento.

La sfida diretta a volte impedisce che ci si possa perdere in problematiche superflue che si inseriscono sviando il centro della vera trattativa.

scena

Blue (2021): scena

scena

Blue (2021): scena

Blue, dal nome dell'angolo del ring riservato al concorrente più sfavorito, non raggiunge i momenti epici e profondi della doppia opera di Masaharu Take, e risulta qua e là un po' troppo succube di personaggi a rischio di macchietta un po' pedante.

Tuttavia, nonostante qualche strumentalizzazione o caricaturalità eccessiva, il film riesce a trattare con una certa sensibilità le sfaccettature degli stati d'animo che derivano da un mal di vivere diffuso ed apparentemente senza soluzione, e che solo la sfida diretta riesce a rimettere in discussione. 

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