La recensione su Murina

di alan smithee

7 stelle

FESTIVAL DI CANNES 74 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS - PRIX CAMERA D'OR 2021

Julija, teenagers bella come una sirena, vive col padre burbero Ante, e la bella e giovanissima madre Nela, tra le amene rive della costa croata nei pressi di Spalato, gestendo i tre un ameno locale ricettivo turistico incastonato in una roccia a picco sul mare.

Quando un ricco straniero amico e rivale in amore del padre (il tenebroso nonché volto tipico da méchant assai noto Cliff Curtis) torna a trovarlo per un affare immobiliare che l'uomo intende proporgli, la bellezza di madre e figlia incantano l'ospite, che torna a corteggiare la sua spasimante, non disdegnando le attenzioni della figlia, frustrata dal carattere irascibile del severo padre.

Si svilupperà tra i tre un rapporto di reciproche collaborazioni, che si trasformano presto in tradimenti, e che muovono i tre alla ricerca ognuno del proprio tornaconto.

Ma Julija riuscirà a mantenere intatta la sua indole orgogliosa, senza peraltro scendere a biechi compromessi che la svolta della vicenda - maliziosa ed intrigante e piuttosto bene condotta dalla regista Antoneta Alamat Kusijanovic - pare suggerire nei momenti clou dell'intreccio pericoloso che si viene a creare tra i quattro contendenti.

L'intreccio controverso che si crea tra i quattro, incespica un po' verso la metà del film, ma trova in questo interessante Murina (nel senso di Murena, pesce temibile che appare spesso nel film) la forza di riprendersi verso un finale-resa dei conti piuttosto concitato. Rimane vivida la figura della giovane protagonista Gravina Filipovic, che ben si contestualizza in mezzo ad un paradiso costiero a tratti incontaminato come risulta ancora oggi qualche angolo della costa croata.

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