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Clara Sola

Regia di Nathalie Álvarez Mesén vedi scheda film

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La recensione su Clara Sola

di alan smithee
7 stelle

locandina

Clara Sola (2021): locandina

CANNES 74 - QUINZAINE DES RÉALISATEURS / TORINO FILM FESTIVAL 39: CONCORSO TORINO 39

Clara vive con l'anziana madre ed una giovane nipote in una casa immersa in una amena boscaglia, tra animali da cortile e uno splendido destriero bianco affezionatissimo alla donna, che la famiglia concede in uso ad un operatore turistico locale per offrire passeggiate a cavallo ai turisti.

Menomata da una seria scoliosi, la donna dovrebbe essere sottoposta ad una operazione alla schiena ma la madre non vuole perché teme che, una volta guarita, la ragazza perda quel suo ipotetico dono di vedere la Madonna, rapportandosi a filo diretto con le potenze del paradiso.

Wendy Chinchilla Araya

Clara Sola (2021): Wendy Chinchilla Araya

scena

Clara Sola (2021): scena

Quando alcuni turbamenti interiori risvegliano nella donna appetiti sessuali fino a quel momento sotto controllo, ecco che Clara si illude di poter flirtare con l'attraente fidanzato della nipote.

Castrata da ogni libero arbitrio, vessata da una madre che la tratta come un salvadanaio e da un vicinato che la considera come un fenomeno da baraccone, Clara si rifugia nell'amore e nell'intesa che il cavallo condivide con lei.

Ma quando viene a conoscenza che la famiglia intende venderlo in quanto in età più consona a guadagnarci la somma più elevata, la ragazza lo lascia libero nella foresta, e si dilegua pure lei da una umanità che non la sa capire né valorizzare.

Wendy Chinchilla Araya

Clara Sola (2021): Wendy Chinchilla Araya

Wendy Chinchilla Araya

Clara Sola (2021): Wendy Chinchilla Araya

Presentato alla Quinzaine di Cannes 2021, Clara Sola, che prende il titolo dai due nomi che, secondo la protagonista, ognuno possiede - quello anagrafico e quello che più si addice al singolo individuo, è un film suggestivo per la storia intima che racconta e per la insolita cornice che fa da sfondo ad una vicenda a tratti scabrosa, a tratti introspettiva dalla quale emerge una complessa e contraddittoria figura femminile, sfruttata o comunque sacrificata per fini non direttamente riconducibili al proprio esclusivo interesse.

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