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Dolci inganni

Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film

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La recensione su Dolci inganni

di mmciak
6 stelle

"I Dolci inganni" diretto nel 1960 da Alberto Lattuada,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia si svolge a Roma, e racconta della diciassettenne
Francesca,innamorata di un architetto, che ha vent'anni più di lei,
ma a scuola la ragazzina parla con le sue amiche delle esperienze
vissute con Enrico.

Uscita da scuola Francesca accompagna la madre di una amica
a fare compere e incontra un ragazzo, amico intimo della famiglia,
che la porta da una nobile innamorata di lui.

Ma l'adolescente sente il bisogno di rivedere l'architetto.

Il Film è una produzione Italo-Francese, che all'interno
c'è la famosa Titanus (bellissimo il logo con la musica!),
attiva in quegli anni e i successivo decennio, e rappresenta
il 16° Lungometraggio di Alberto Lattuada e il primo da
protagonista di una giovanissima Catherine Spaak,
nel ruolo di Francesca.

Ancora una volta il regista vuole descrivere la gioventù
di allora, ancora nel punto di vista femminile,
in maniera diversa da "Guendalina", molto più
intimo e personale, a tratti esistenziale,
con l'obbiettivo di incentrarlo sul passaggio
dalla adolescenza alla vita adulta, ma farlo in
maniera delicata, senza morbosità, ma anche
sulle incertezze soprattutto sentimentali dei giovani.

Il Film si svolge tutta in una giornata dove il regista
sa di avere come protagonista una di una tenera e
folgorante bellezza come una Spaak agli esordi,
e gli regala in un letto un lungo piano sequenza,
dove prima dorme e poi si sveglia di soprassalto,
facendoci immaginare che quella non sarà la solita
giornata.

Allora inizialmente non entra a scuola e va da un suo
amico architetto, molto ricco, che conosce la sua
famiglia da anni, e che lei è cotta da piccola,
e comunque gli è lo fa capire.

La pellicola ebbe problemi con la censura anche per il motivo
che una ragazzina aveva una sbandata, ricambiata,
con un uomo divorziato, ma anche per vari motivi
dove Francesca fa delle cose senza motivo e pensarci
delle conseguenze delle sue azioni.

Bisogna dire che tutto il complesso risulta datato,
uno spaccato d'epoca, dove si vede l'Italia del
Boom economico e si toccano argomenti delicati
come la verginità, è ha un ritmo alternato e blando,
dove comunque c'è questa aria malinconica che aleggia.

Poi è bravo a farci respirare in quell'Italia degli anni '60,
e dove la ragazza conosce molta gente benestante e
che sta bene a livello economico, dentro queste grandi
case che lei viene ospitata.

Da segnalare la buona direzione degli Attori dove
figurano anche:
Christian Marquand-Jean Sorel-Juanita Faust-
Milly-Marilù Tolo-Donatella Erspamer-Oliviero Prunas-
Giacomo Furia-Patrizia Bini-Donatella Raffai-
Franco Lolli e Donatella Turri.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la splendida Fotografia in bianco e nero con bellissimi
bianco scuri di Gábor Pogány, le bellissime
Musiche musiche Jazz del Maestro Piero Piccioni
e le Scenografie di Maurizio Chiari.

In conclusione un Film medio,
dove diciamolo che Lattuada ha fatto di meglio,
ma rimane un percorso giovanile interessante,
nel punto di vista femminile, e che il regista
vuole fare un Film sull'amore spaziando dalla
Commedia, al drammatico, sentimentale, arrivando
all'esistenziale per uno spaccato d'epoca degli
anni '60 e con protagonista una ragazza
un po confusa soprattutto sentimentalmente,
incentrandolo tutto alla bellezza acerba della Spaak, futura Star.

Il mio Voto: 6.

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