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La cena dei cretini

Regia di Francis Veber vedi scheda film

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La recensione su La cena dei cretini

di bradipo68
8 stelle

Francis Veber è un creatore di congegni comici perfettamente calibrati nella loro tempistica.Non sarà un grandissimo regista,è molto meglio come sceneggiatore ma di lui si sono accorti anche a Hollywood sia facendogli dirigere remakes di suoi film(Due fuggitivi e mezzo,sia sfruttando le sue sceneggiature).La cena dei cretini è un piccolo gioiello di humour e di paradossi in cui alcuni esponenti (sedicenti furbi) della buona società si ritrovano il mercoledì sera per fare a gara tra di loro a chi porta il commensale più cretino:c'è chi parla di boomerang,chi solo di windsurf e chi come Francois Pignon(nome ricorrente nella filmografia di Veber,recitato qui da Villeret in altre occasioni da Pierre Richard e anche da Daniel Auteuil ne L'apparenza inganna),grigio impiegato del Ministero delle FInanze,costruisce la Torre Eiffel e altre delizie architettoniche con centinaia di migliaia di fiammiferi.La cena è solo nel titolo perchè viene rimandata continuamente a causa di equivoci,il presunto cretino è recitato con maestria dal compianto Vileret anche fisiognomicamente adattissimo alla parte col suo aspetto meno che ordinario.Il suo partner è l'affascinante Thierry Lermitte(Brochant),bello come il sole e che si crede il più grande furbo sul pianeta.Se all'inizio il cretino è cooptato da quello che si ritiene furbo(ma non c'è maggior cretino di quello che si ritiene assai furbo) il quale in una sorta di razzismo intellettivo cerca di usarlo ai propri scopi,cioè vincere la gara del mercoledì sera,nel proseguio del film avviene un curioso ribaltamento dei ruoli in cui Pignon con la sua casuale(?) superficialità spazza via le macerie della vita di Brochant.E'il furbo che diventa praticamente ostaggio delle gesta del cretino che ne condiziona l'esistenza creando equivoci uno dietro l'altro e mettendolo continuamente in difficoltà.Altra cosa curiosa è che sia Pignon che Brochant hanno in comune il fatto che sono stati entrambi abbandonati dalla moglie.E Pignon fa in modo che questo abbandono risulti definitivo.La cena dei cretini è una commedia da camera(o meglio da salone perchè girata quasi tutta nel salone di casa Brochant) in cui il meccanismo della commedia degli equivoci si autoalimenta continuamente con l'accumulo di situazioni paradossali ed esilaranti su un asse portante che è quello classico del buddy movie.Si ride praticamente sempre in un film magnificamente fotografato da Luciano Tovoli e splendidamente recitato da un gruppo di attori in stato di grazia.Decisamente 80 minuti spesi benissimo.Ancora benedico il giorno in cui lo vidi al cinema.

Su Francis Veber

i tempi comici sono perfettamente calibrati

Su Jacques Villeret

eccellente

Su Thierry Lhermitte

anche per lui bellissima prova

Su Francis Huster

non male

Su Catherine Frot

piuttosto brava

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