Espandi menu
cerca
Daliland

Regia di Mary Harron vedi scheda film

Recensioni

L'autore

barabbovich

barabbovich

Iscritto dal 10 maggio 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 82
  • Post 7
  • Recensioni 3623
  • Playlist 4
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Daliland

di barabbovich
3 stelle

È il 1974 quando l'astro di Salvador Dalì (interpretato mimeticamente da Ben Kingsley, soprattutto negli eccessi dell'artista) è ormai in declino. Alle porte c'è una mostra nella Grande Mela, sulla quale Gala (Sukowa) - la sua prima musa, moglie e manager - spinge moltissimo perché i soldi stanno per finire e la vita dei due, tra i toy boys di lei e i festini di lui, per di più con alloggio in un esclusivo albergo newyorchese, costa davvero tanto. Nella loro vita inzeppata di relazioni di ogni tipo, oltre a un nugolo di pseudo-artisti che vanno da Amanda Lear ad Alice Cooper, si inserisce un giovane tuttofare (Briney) - vero punto prospettico di un film disordinatissimo - che, a mano a mano che frequenta il Maestro, si accorge che il genio del pittore spagnolo è offuscato da situazioni e manovre decisamente discutibili.
Quanta materia avrebbe potuto offrire un biopic su un personaggio ipocondriaco, megalomane, eccentrico, geniale e succube di una virago come Gala come è stato Dalì. E invece il film di Mary Harron - che già aveva massacrato American psycho, tratto dal best seller di Bret Easton Ellis - ha il respiro della soap opera nella quale l'arte scompare, oscurata dalla rappresentazione reiterata e compiaciuta della vita privata del maestro del surrealismo, con una scelta narrativa discutibile, un coming of age scialbo che non dà alcun tocco di originalità a un'opera di cui avremmo volentieri fatto a meno.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati