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Regia di Alex Garland vedi scheda film

Commenti brevi
  • La Genesi rivisitata in chiave horror, tra Jane Austen e David Cronenberg

    leggi la recensione completa di SamHookey
  • Garland si conferma un regista assolutamente da evitare. Film abominevole non riesco neanche a classificarlo come genere. Lento, noioso, inconcludente senza una trama lineare. Si perde 1 ora sperando accada qualcosa che dia un senso ma alla fine si capisce che é una porcata totale. Salvo unicamente l interpretazione di Rory Kinnear.

    commento di phlazza81
  • Wo---.

    leggi la recensione completa di mck
  • Horror concettuale piuttosto cupo e pesante. Si presta a molteplici sottotesti e interpretazioni anche psicosessuali. Provocatorio quanto basta ma in realtà poco spaventoso. Bella prova attoriale con un sorprendente Kinnear messo letteralmente a nudo.

    commento di Aaanton71
  • Vette di imbarazzo involontario che sfociano nel comico più sguaiato, totale catatonia di esecuzione, recitazione grottesca, scemenze triviali assortite.

    leggi la recensione completa di IlGranCinematografo
  • Pieno di immagini oniriche con dialoghi perlopiu' incomprensibili,certo ha i suoi estimatori.... .a me non e' piaciuto....peccato.

    commento di ezio
  • Quando la psicologia visiva riesce ad essere un pelo se non una trave più inquietante della violenza visiva.

    leggi la recensione completa di imperiormax89
  • UN FILM CHE GIOCA CON I GENERI, PARTE IN MODO LENTO E FINISCE SPIAZZANDO IL PUBBLICO. PARLA DELLA MASCOLINITÀ TOSSICA AFFASCINANDO E SI DIVERTE AD ESSERE DISTURBANTE

    leggi la recensione completa di pomodosius
  • Un film dal significato occulto e indecifrabile, sostanzialmente criptico, poco, o per nulla, chiaro. Ma confezionato con la suggestiva mano d'un artista orientato all'astrattismo. Un tipo di (bel) cinema che va visto e ascoltato a mente leggermente spenta, senza volerne, per forza, cercare il senso...

    leggi la recensione completa di undying
  • La prevaricazione tutta maschile ai danni della donna, di cui son piene le cronache nere di giornali e media, trova nell'ottimo horror di Garland una sua più coerente ed inquietante personificazione, attraverso un film spesso inquietante, a tratti disturbante, ma geniale dall'inizio alla fine.

    leggi la recensione completa di alan smithee