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Following

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Following

di ohdaesoo
7 stelle

In realtà la gavetta è durata un solo film, questo.
Sì perchè quando a 30 anni, come opera seconda, tiri fuori una cosa come Memento la gavetta è già finita, sei già nei grandi, in quelli che se metti insieme altri 2,3 film buoni puoi campare di rendita.
Se poi gli altri 2,3 film buoni sono The Prestige, Il Cavaliere Oscuro e Inception allora sei a posto, fermati, le possibilità di peggiorare sono enormemente più grandi di quelle di migliorare.
La carriera di Nolan iniziò qua, a 28 anni, in un ruolo da one man troupe (+ soggetto e scrittura ovviamente).
Poi piano piano quasi in maniera matematica e consequenziale sono arrivati altri 7 film in cui ogni volta c'era un dollaro, o qualche milione di dollari, in più. Ma Nolan ha fatto una specie di magia, ha preso i dollari e ci ha messo il pensiero dentro, è riuscito a scrivere nelle banconote, e mica è cosa da tutti. Magari un giorno, anche per divertimento, sarebbe bello scendesse 5 minuti dall'Olimpo e girasse scrivendo nuovamente in dei post-it. Ma rimane grande lo stesso, anzi, grandissimo.
Quasi mediometraggio lungo o lungometraggio corto Following è l'esordio (quasi) folgorante di un giovane scrittore e regista di talento.
E, ovviamente, niente di meglio che mettere un aspirante scrittore come protagonista, uno scrittore che pedina persone a caso per il puro piacere di scoprire cosa fanno (oh, un pò non c'è di Ex Drummer?). Nessun interesse dietro, solo una irrefrenabile istanza antropologica da soddisfare, e solo al momento, da non ripetere con la stessa persona. Un osservatore della fauna umana insomma.Uno che guarda la folla e poi lascia che il suo occhio si posi in una sola persona. E quella persona non è più una delle tantissime facce della folla, ma una singola faccia che si stacca dalle altre centinaia.
Il fatto è che lo scrittorino ha abbastanza sfiga perchè l'unica volta che decide di pedinare ripetutamente un uomo chiappa proprio quello sbagliato.
Classico film d'esordio di un regista di talento.
Ossia, idea, talento e ingenuità.
Pensando al Nolan di poi, quello che ha visto ergere la sua prima lettera a così maiuscola da proiettare la propria ombra su quasi tutti gli altri registi contemporanei, passando al Nolan di poi dicevo la cosa più interessante di Following è vedere come Christopher amasse già strapazzare la sua narrazione.
Qua in Following lo strapazzamento è abbastanza classico, il solito avanti e andrè nel tempo, gestito però in maniera davvero sorprendente per un esordiente. Poi arriverà il tempo Mementiano, unico nella storia del cinema, con quella storia in bianco e nero che va avanti fino a raggiungere quella a colori che va avanti e anche indietro. Poi arriveranno le matrioske impressionanti di Inception, così impressionanti che capir poi se qualcuna infilava male la testa nel sedere dell'altra è quasi impossibile.
Ma anche in film più "classici" Nolan col tempo e con la materia narrativa ci gioca lo stesso. Sa scrivere, pochi cazzi.
E, anche se non appare come una delle sue note più evidenti, è curioso vedere come la componente crime sia già presente e lo sarà, prepotentemente o più nascosta, in tutto quello che verrà poi.
Ah, siamo in bianco e nero e mica è solo scelta stilistica fichettina, no, è la fotografia giusta per un noir che puzza da lontano di anni 50, con lei poi, con quel viso e quell'acconciatura che urla fifty a squarciagola.
Ma il film è ambientato negli anni 80, forse il riferimento al pc poteva essere evitato così da renderlo un film senza epoca.
C'è qualcosa da limare, ovvio, gli stacchi di montaggio sono, forse volutamente, pesantissimi, la possibilità che una persona venga convinta a fare il ladro, ed entrare subito in azione, dopo soli 3 minuti di caffè sono improponibili, specie per chi, come il protagonista, non ha alcun passato criminale alle spalle.
Ma più che altro quello che mi è dispiaciuto di più è che la formidabile idea di partenza (mica cosa secondaria eh, dà il titolo al film ricordiamo) sia stata completamente abbandonata dopo 10 minuti di film per far diventare lo stesso una cosa altra, mentre io che già credevo di restar affascinato da quei pedinamenti, da tutte le storie che potevano venirne fuori.
Poi la cosa torna fuori alla fine, ribaltata, come, del resto, tutto è ribaltato nel bellissimo quarto d'ora finale. La cosa più affascinante di Following è il paradosso che quando il montaggio è più intrecciato la storia rimane "scontata" e lineare nella comprensione mentre quando abbiamo le prime scene consequenziali scopriamo che tutto era stato un continuo capovolgimento, una truffa dietro l'altra tanto che niente o poco di quello che avevamo visto era in realtà quello che avevamo visto. E questo gioco sui due intrecci, prima di montaggio e poi narrativo, è la conferma di un talento là dietro.
Che poi, e ci metterà il tempo di soli due capodanni, esploderà in maniera fragorosa.

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