Espandi menu
cerca
The Last Duel

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Utente rimosso (CineWorld2000)

Utente rimosso (CineWorld2000)

Iscritto dal 30 novembre -0001 Vai al suo profilo
  • Seguaci -
  • Post -
  • Recensioni 7
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Last Duel

di Utente rimosso (CineWorld2000)
9 stelle

                                                                                    

                                                              

locandina

The Last Duel (2021): locandina

 

 

Durata: 152 min                                                                                                                                        

 

Regia: Ridley Scott                                                                                                                           

 

Soggetto: dal romanzo di Eric Jager                                                                                                

 

Sceneggiatura: Ben Affleck, Matt Damon, Nicole Holofcener                                                         

                                                                                                                                                    

Fotografia: Dariusz Wolski                                                                                                               

 

Montaggio: Claire Simpson                                                                                                                                                                                                          

Effetti Speciali: Gary Brozenich, Stefano Pepin                                                                              

 

Musiche: Harry Gregson-Williams                                                                                                    

 

Scenografie: Arthur Max

 

Costumi: Janty Yates

 

 

Interpreti e Personaggi

 

Matt Damon: Jean de Carrouges

 

Adam Driver: Jacques Le Gris

 

Jodie Comer: Marguerite de Carrouges

 

Ben Affleck: conte Pierre d'Alençon

 

Harriet Walter: Nicole de Buchard    

 

Alex Lawther:  Carlo VI di Francia

 

TRAMA

 

Nella Francia del XIV secolo Marguerite de Thibouville,moglie del cavaliere Jean de Carrouges, confessa al marito di essere stata stuprata dallo scudiero Jacques Le Gris, amico/rivale di Jean. Le Gris nega di aver violato la donna, ma de Carrouges invoca il duello di Dio per stabilire quale sia la verità. Il vincitore sarà colui che dice il vero, ma, se Jean dovesse perire, la donna verrebbe bruciata viva per falsa testimonianza. 

 

 

Nota: il film è l'adattamento dell'omonimo romanzo storico di Eric Jager, che a sua volta si ispira ad un fatto realmente avvenuto in Francia nel 1386. Molte informazioni su questa vicenda non sono documentate. Il processo non ha emesso una sentenza giuridica proprio perché si è scelto di "appellarsi" a Dio con il duello. Nonostante alcune fonti storiche facciano pensare che Le Gris fosse colpevole, non sono abbastanza per renderlo ufficiale.

 

IL FEMMINISMO NEL CINEMA DI RIDLEY SCOTT

 

Il femminismo è una tematica ricorrente del cinema di Ridley Scott.

 

In Alien (1979) una giovane Sigourney Weaver diventa la vera protagonista tra tutti i membri della Nostromo, riuscendo a sopravvivere allo xenomorfo grazie alla sua forza ed intelligenza.

 

In Thelma e Louise (1991) Geena Davis e Susan Sarandon sono protagoniste di un on the road che mette al centro della narrazione la loro voglia di libertà da un mondo maschilista che le vede unicamente come oggetti sessuali, le relega in casa ad occuparsi delle faccende domestiche e con un marito sessista, oppure a lavorare in un fast food. 

 

In Soldato Jane (1997) Scott sbaglia tutto. Accetta una sceneggiatura furbissima. Vorrebbe criticare il maschilismo dell'esercito ma il risultato è osceno. La protagonista perde ogni tipo di femminilità, diventa come gli uomini dell'esercito. Una macchina da guerra che viene quasi torturata, ma sarà lei ad avere la battuta di punta del film: "Succhiami il cazzo". Tutto questo viene accettato nel film, non criticato. Guardare ed ascoltare i dialoghi per credere, inutile aggiungere altro.

 

 

 

Jodie Comer

The Last Duel (2021): Jodie Comer

 

 

THE LAST DUEL: UN MEDIOEVO CONTEMPORANEO

 

Non è facile scrivere dell'ultima fatica di Ridley Scott. Non è facile, per me, far capire a voi lettori quali siano le innumerevoli sensazioni che mi ha trasmesso e l'importanza di opere come questa nella società contemporanea. Quest'ultima affermazione potrebbe disorientare qualcuno per via dell'ambientazione medievale in cui si svolge la vicenda narrata, invece i richiami all'attualità sono lapalissiani.

 

La sceneggiatura scritta da Ben Affleck, Matt Damon e Nicole Holofcener riflette sulla società dell'epoca descrivendone gli orrori: 

 

- Le donne come oggetto sessuale il cui unico compito è procreare.

 

- L'onore personale dell'uomo sopra ogni cosa.

 

- La convinzione che la verità sia automaticamente dalla parte del vincitore di un duello all'ultimo sangue.

 

- La paura di non esser creduta e di morire sul rogo in caso di falsa testimonianza. 

 

- L'accettazione dello stupro femminile e l'impossibilità delle donne di poter denunciare se non con il consenso del marito.

 

 

Ma appare evidente come la maggior parte di queste atrocità siano, purtroppo, ancora attualissime.

Seguendo il punto di vista di ciascun personaggio assistiamo a diverse verità in cui cambiano dettagli ed alcune scene assumono una tragicità maggiore. Questa scelta serve anche a far riflettere lo spettatore su quanto sia importante ascoltare tutte le versione dei fatti prima di giungere a conclusioni affrettate, in quanto i dettagli a volte fanno la differenza.

 

Ridley Scott mette in scena come pochi sanno fare.

La regia è straordinaria: panoramiche, campi lunghi, primi piani che spesso dicono più di mille parole, per non parlare di tutta la sequenza del duello finale.

 

La fotografia è magnifica: colori freddi, glaciali, perfettamente in linea con la narrazione.

 

Il montaggio è perfetto, dona alla pellicola il giusto ritmo quando serve: lento in tutte le scene in cui le emozioni dei personaggi vengono fuori ed in tutte le parti dialogate, come quella del processo. Più ritmato nella lunga sequenza finale. 

 

SPOILER

 

Recitazione straordinaria di quasi tutti gli attori:

 

-Matt Damon nel ruolo della vita. Riesce a dare una forza enorme al suo personaggio che sembra, ovviamente, buono nella sua versione dei fatti, ma pian piano verrà fuori come un orco violento, anche a letto, infatti Marguerite non prova piacere a passare le notti a fianco di suo marito, ma dolore. Non si fa problemi a violentare sua moglie per salvare il proprio orgoglio dalla possibilità che il suo rivale potesse essere l'ultimo ad averla sfiorata. 

 

-Jodie Comer meravigliosa. Attrice televisiva a me sconosciuta e credo esordiente nel mondo del cinema. Riesce ad esprimere il dolore della vicenda che sta vivendo con una naturalezza impressionante, basti pensare alla scena del processo, quella dello stupro quando ci viene mostrata dal suo punto di vista. Per non parlare del secondo stupro, stavolta perpetrato da Jean. Dona forza anche alla scena in cui parla con Nicole de Buchard (madre di Jean), quest'ultima rivela di esser stata vittima di stupro ma di non aver denunciato, preferendo farsi forza da sola perché sono cose che accadono. Marguerite risponde che la sua scelta ha condizionato il resto della sua vita, lei invece vuole andare fino in fondo. Magnifico.

 

-Adam Driver straordinario. Riesce a passare da gentiluomo a stupratore in modo sempre credibile sul grande schermo e contribuisce ad insinuare il dubbio nello spettatore se sia o meno colpevole, fin quando effettivamente la verità verrà a galla, dimostrandosi anche lui un uomo orribile. Attore veramente versatile, con grandi interpretazioni alle spalle.

 

-Ben Aflleck macchiettistico con capelli e pizzetto ossigenati. Interpretazione discreta per quello che è il suo personaggio, un conte donnaiolo con poco minutaggio rispetto agli altri personaggi.

 

 

La sequenza del duello finale è cruda, violenta e tesissima sicuramente anche per chi era già a conoscenza dell'esito. Il finale lascia il dubbio su chi sia il vero padre del figlio di Marguerite.

 

CONCLUSIONI

 

Si nota chiaramente che Scott ha diretto questo film perché colpito dalla sceneggiatura, a lui affine per tematiche ed epica che trasuda da ogni inquadratura. Utilizza il passato per raccontare il presente, come fece in Kingdom of Heaven (2005) ed il risultato è stratosferico. Per me è un capolavoro, con questo Scott firma uno dei suoi film migliori e dimostra ancora una volta di essere, perlomeno il miglior regista esteta in vita. Dispiace che sia stato un flop enorme in tutto il mondo, gli spettatori non sono più in grado di capire quante cose il cinema può raccontare. Si aspetta adesso House of Gucci nella speranza di non rimanerne delusi.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati