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Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli

Regia di Destin Daniel Cretton vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli

di Marco Poggi
1 stelle

Guazzabuglio Marvel Studios/Disney.

 Shang Chi, e la sua rittrovata sorella Xialing, aiutati da Katy, un'amica di Shang di San Francisco, devono impedire al loro padre, il millenario  Mandarino, capo di un'organizzazione criminale e possessore di dieci anelli magici che sembrano bracciali, rubati a un serpente gigante, di distruggere il villaggio natale della madre morta anni prima, perché questi sente la voce della sua amata moglie che lo chiama dall'aldilà. Guazzabuglio Marvel Studios/Disney più dalle parti del fantasy non solo cinese (oltre che dai film in costume con Jackie Chan, si scippa anche da "DRAGON BALL Z" "LA STORIA INFINITA") che dal kung fu schietto, che fa rimpiangere e molto  il fascino di pellicole come "GROSSO GUAIO A CHINATOWN". , dove i Mandarini erano cattivi e persino fantasmi che bramavano di tornare in vita, per copulare con bellezze dagli occhi di giada. Ennesima riscrittura di un supereroe minore, ma adulto, della Marvel Comics, che cavalcava più  le filosofie marziali di Bruce Lee, che i draghi giganti cinesi. Non metto in dubbio che questo film possa piacere alle famiglie , ma io non ne sono rimasto molto colpito. Ciò che funzionava per "BLACK PANTHER" si ripropone anche qui, come anche il concetto di famiglia, visto altrove. Occasione sprecata, soprattutto perché in azione c'era il vero Mandarino e la vera organizzazione dei "10 anelli", che si riducono a un vedovo ben poco arrabbiato e a un'organiazzione quasi ridicola, degna dei film sulle Tarterughe ninja. Ricompare anche il Trevor Slattery di Ben Kingsley, per riallacciare i contatti con i film di Iron man, specie il terzo, ma vedere nuovamentge il grande attore inglese ridursi a caricatutura di Andy Luotto prima maniera fa, pure qui, male. Avessi dei figli e/o nipoti, almeno loro si divertirebbero, ma avendolo visto da solo non mi sono divertito affatto, perché mi aspettavo qualche lotta alla Bruce Lee incontra Ken il guerriero, anche senza sangue., Samo Liu inespressivo, come da copione, ma chi ne esce vincitrice è la Katy di Awkwafina, che alleggerisce fin troppo il film. Sprecati Michelle Yeaohv (la zia di Shang e sorella della moglie del Mandarino) e Tony Leung (il vero Mandarino).

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