Barbara, una bella commessa di un grande magazzino, prende improvvisamente fuoco sotto gli occhi terrorizzati dei clienti e del fidanzato Eddy, detective addetto alla sorveglianza del negozio. Dopo la morte di un'altra ragazza, Eddy scopre che i delitti sono provocati dal flacone di un profumo (che si incendia di colpo a contatto con una sorgente di luce) fatto giungere in dono alle vittime da un misterioso pazzo omicida.
Note
La trama è quella di un thriller, ma l'assunto, completamente assurdo e inverosimile, scivola consapevolmente nella farsa. Peccato che l'insieme sia del tutto sgangherato e che, soprattutto, non faccia ridere.
Per quel che riguarda l'ironia, il film si mantiene su livelli impercettibili. La suspence, invece, dimora da altre parti. La regia di De Sisti ne esce sconfitta rispetto a precedenti prove quali Fiorina la Vacca, Lezioni Private e persino a un titolo mediocre quale La Supplente va in Città. Siamo nel 1988 e le televisioni incombono sul prodotto.
Il film è banale, non fa ridere, la più colpa di Smaila e di Calà è di aver cercato di fare un film con una trama seria con il risultato ancora peggiore.
Il culmine di una carriera disastrosa, quella di Vittorio De Sisti, che nonostante l'impressionante assonanza nel nome con quello di Vittorio De Sica è, al contrario del grande cineasta di Ladri di biciclette, un nemico dichiarato del cinema. De Sisti non si è fermato di fronte a nulla: dallo pseudo documentario mondo-trash Inghilterra nuda, farcito di luoghi comuni e modi di dire… leggi tutto
Pellicola molto simpatica e a suo modo riuscita.Qualche effetto non è granche ma si puo' sorvolare,davvero ottime le scenografie(la cosa migliore del film)belle le musiche di Smaila.Cala è abbastanza in forma e c'è un gran bel vedere di varie starlette(da paura il fondoschiena di Lucrezia Lante Della Rovere,un vero peccato che esca presto dal film!).Girato a Roma/L'Aquila/Padova leggi tutto
Non si salva (quasi) niente. Già il soggetto, di per sé non del tutto malaccio, era difficile da realizzare: senza mezzi tecnici adeguati, l'autocombustione spontanea delle donne protagoniste del film sfiora veramente il ridicolo (sfido chiunque che non abbia letto la trama del film a capire cosa sta succedendo alla povera Lucrezia Lante della Rovere all'inizio). Quindi gli effetti…
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Commenti (6) vedi tutti
Per quel che riguarda l'ironia, il film si mantiene su livelli impercettibili. La suspence, invece, dimora da altre parti. La regia di De Sisti ne esce sconfitta rispetto a precedenti prove quali Fiorina la Vacca, Lezioni Private e persino a un titolo mediocre quale La Supplente va in Città. Siamo nel 1988 e le televisioni incombono sul prodotto.
commento di undyingCala inedito in una veste di investigatore film sufficiente
commento di 90000Non funziona né come giallo né come commedia.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutihanno cercato di fare un thriller comico ma il risultato è un pò deludente.
commento di lonestarBELLIXIMO FILM TRA IL THRILLER E IL COMIKO OTTIMO DETECTIVE JERRY MENTRE SMAILA CM COMMISSARIO NEL FILM E' PROPRIO UN FANNULLONE
commento di walter70mIl film è banale, non fa ridere, la più colpa di Smaila e di Calà è di aver cercato di fare un film con una trama seria con il risultato ancora peggiore.
commento di ps78