Nic, in arte Lovely Boy, è l'astro nascente della scena musicale romana. Tatuaggi e talento puro, Nic forma insieme all’amico Borneo la XXG, un duo lanciato verso il successo. Risucchiato in una spirale di autodistruzione, Nic è perso e trascinato dagli eventi, che lo porteranno fino a un punto di rottura: potrà fare i conti con se stesso solo lontano da tutto quel rumore. In una comunità di recupero sulle Dolomiti che ora accoglie persone che come lui sono cadute nel baratro della droga, tenterà faticosamente di ritrovarsi condividendo quella grande solitudine che si porta dentro.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Lovely Boy racconta la storia di Nic e del suo percorso. Di quello che passa tra il vuoto e il pieno, la dissolutezza e la quotidianità, la disgregazione e la costruzione, la disperazione e la speranza. Il film non vuole dare giudizi né morali né sociologici, ma raccontare le emozioni.
Roma e la comunità di recupero ai piedi delle Dolomiti altoatesine sono due mondi antitetici che rappresentano anche il conflitto interiore del protagonista. Da un lato Nic, un ragazzo pieno di talento e sensibilità, dall’altro Lovely Boy, eccessivo e strafottente verso il mondo.
Lovely Boy è una classica parabola di caduta e rinascita che racconta la fatica che crescere comporta sempre, a qualunque età, e le ferite che ci si porta dentro anche quando si è diventati, faticosamente, adulti".
'Io mica faccio rap, il rap ha contenuti, noi no, lo facciamo apposta'. Il nulla generazionale. Ogni generazione ha il proprio nulla, fino all'acme dei trapperini (e famiglia) post 2010-17, che nella italo-variante sono il peggio che l'umanità abbia prodotto. Mettere in scena il nulla può non essere facile, rischi di mettere in scena... nulla. 2*
Sceneggiatura episodica e la faccia monoespressiva di Carpenzano contraddistinguono un film che in definitiva si muove senza seguire una traccia precisa. Senza identità proprio come il protagonista definisce la sua musica. Bene la Martino, ormai una certezza a dispetto dell'età, ma non basta a salvare la baracca.
Nell’incipit assistiamo ad una pittoresca carrellata di tatuatori e relativi tatuaggi che va a focalizzarsi sul titolo del film, impresso a inchiostro sul volto del protagonista Lovely Boy, all’anagrafe Nicolò alias Andrea Carpenzano, è la nuova star del firmamento trap romano. Insieme al suo socio Borneo, ha costituito un duo, gli XXG, che sta per… leggi tutto
FESTIVAL DI VENEZIA 78 - GIORNATE DEGLI AUTORI
La fama improvvisa richiede una tempra psicologica e comportamentale che spesso manca anche agli artisti più audaci ed ispirati, anzi forse soprattutto a loro.
Nic non si sa bene se sia un genio o un semplice trascinatore di folle, ma il suo duo di musica trap, quel genere da millennials di fatto vietato ai maggiori di 20 anni, lo ha reso… leggi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
'Io mica faccio rap, il rap ha contenuti, noi no, lo facciamo apposta'. Il nulla generazionale. Ogni generazione ha il proprio nulla, fino all'acme dei trapperini (e famiglia) post 2010-17, che nella italo-variante sono il peggio che l'umanità abbia prodotto. Mettere in scena il nulla può non essere facile, rischi di mettere in scena... nulla. 2*
commento di Karl78Le vicende esistenziali di questo strafattone coatto, non mi hanno interessato.
commento di Arch_StantonSceneggiatura episodica e la faccia monoespressiva di Carpenzano contraddistinguono un film che in definitiva si muove senza seguire una traccia precisa. Senza identità proprio come il protagonista definisce la sua musica. Bene la Martino, ormai una certezza a dispetto dell'età, ma non basta a salvare la baracca.
commento di bombo1Ottimo film di Lettieri. Bella prova attoriale di Andrea Carpenzano
leggi la recensione completa di Furetto60