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Per favore, non toccate le vecchiette!

Regia di Mel Brooks vedi scheda film

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FABIO1971

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La recensione su Per favore, non toccate le vecchiette!

di FABIO1971
8 stelle

"Avevo pensato a tutto: un copione schifoso, un regista schifoso, degli attori schifosi... Dov'è che non ho sbagliato?".
[Zero Mostel]

Max Bialystock (uno spassoso e scatenato Zero Mostel), scalcinato impresario teatrale convinto che un produttore guadagni più soldi con un insuccesso, allestisce, spalleggiato dal ragioniere Leo Bloom (Gene Wilder) e finanziato da alcune danarose vecchiette, uno spettacolo con lo scopo di realizzare un clamoroso flop commerciale: i due scovano un copione che "fa schifo solo a toccarlo" (intitolato Primavera per Hitler...) e contattano l'autore, l'eccentrico Franz Liebkind, nazista sui generis (Kenneth Mars), proponendogli di portarlo in scena a Broadway. Scelgono il peggior regista in circolazione, Roger De Bris (Christopher Hewett), pubblicano sui giornali gli annunci per le audizioni del cast, sottolineando chiaramente che non è richiesta nessuna precedente esperienza, e reclutano l'attore L.S.D., acronimo di Lorenzo St. Dubois (Dick Shawn), che si presenta per errore (esibendosi in una stratosferica Love Power). La sera della prima, però, lo spettacolo si rivelerà inaspettatamente un trionfo senza precedenti: per impedire che il successo prosegua Max e Leo decidono, allora, di far saltare in aria il teatro... Esordio alla regia di Mel Brooks, autore anche della sceneggiatura, premiata con l'Oscar (anche se quell'anno, in lizza nella stessa categoria, c'erano anche gli script di 2001: Odissea nello spazio, Volti e La battaglia di Algeri, tanto che lo stesso Brooks rimase sorpreso del riconoscimento): una commedia brillante dal ritmo spumeggiante e dall'affilata verve satirica, i cui fendenti sgangherati e spassosi infilzano il mondo dello spettacolo mettendone alla berlina vizi e virtù, tra numeri musicali travolgenti e qualche gag irresistibile (la serratura della porta di casa della vecchietta...), sorretta da un cast ispiratissimo (nonostante qualche dissidio durante le riprese tra Mostel e Brooks) e da una messinscena esplosiva e di impeccabile smalto, dalla colonna sonora di John Morris alla fotografia di Joseph F. Coffey e all'impeccabile montaggio di Ralph Rosenblum. Pur non possedendo la dirompente vis comica di Frankenstein Junior e Mezzogiorno e mezzo di fuoco, The Producers (meglio non commentare l'insulso titolo italiano) resta comunque un'operina amabile e graziosa per l'incisività e le movenze cartoonesche con cui sviluppa la sua delirante vicenda, per l'efficacia parodistica del ritratto ambientale e per la "scorrettezza" dissacrante di alcuni esilaranti sequenze (su tutte, l'esecuzione di Springtime for Hitler). Lo stesso Brooks realizzerà nel 2001 l'omonimo e premiatissimo musical di Broadway, riadattando la sceneggiatura del film e affidando la regia teatrale a Susan Stroman, che ne trarrà, poi, nel 2005, una altrettanto riuscita versione cinematografica (in Italia The Producers - Una gaia commedia neonazista), entrambe interpretate da Nathan Lane e Matthew Broderick. "Don't be stupid, be a smartie, come and join the Nazi party!"...

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