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The Holly Kane Experiment

Regia di Tom Sands vedi scheda film

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La recensione su The Holly Kane Experiment

di undying
1 stelle

Sullo stesso concetto del classico Stati di allucinazione (Ken Russel, 1980), ossia quello della ricerca esperenziale sul subconscio e relative pratiche di "deprivazione sensoriale", dall'Inghilterra arriva il film più stagnante mai girato. Di una staticità visiva e narrativa mai vista in precedenza.

 

locandina

The Holly Kane Experiment (2017): locandina

 

La psicologa Holly (Kirsty Averton), dopo un problema legale dovuto ai suoi metodi di anestesia - di tipo ipnotico - effettuati a pazienti sotto operazione, è profondamente impegnata in una ricerca sulla "sperimentazione subliminale", utilizzando una personale tecnica di sua invenzione abbinata alla "deprivazione sensoriale", che pratica con immersione in apposite vasche aventi funzione di isolare l'attività dei cinque organi sensoriali, stimolando così il subconsio. Contattata dall'anziano Marvin Greenslade (Nicky Henson), un luminare del controllo mentale dagli ambigui trascorsi, Holly senza rendersene conto finisce per cadere sotto le morbose attenzioni dell'uomo.

 

"Quando le onde cerebrali rallentano sino a raggiungere uno stato meditativo, il subconscio diventa sempre più ricettivo agli impulsi subliminali. In tale condizione, il subconscio può elaborare le informazioni molto più velocemente dello stato cosciente." (Holly Kane)

 

Kirsty Averton

The Holly Kane Experiment (2017): Kirsty Averton

 

La definizione di lentezza, per questa seconda regia di Tom Sands (segue Backtrack del 2014), non è sufficiente per dare conto del ritmo inesistente e della dilatazione temporale (sembra durare un giorno!) che attende lo spettatore che intenda subirlo. Perché The Holly Kane experiment riesce a raggiungere livelli mai visti in precedenza in termini di staticità visiva e narrativa, tanto che non può essere definito un film lento. Troppo poco dargli questa scontata definizione. Semmai è più indicato il termine stagnante, perfettamente calzante alludendo a qualcosa di fermo, immobile, paludoso ma anche greve e opprimente. L'idea è la stessa che sta alla base di un piccolo classico - Stati di allucinazione (Ken Russel, 1980) - del tutto differente e sicuramente molto più interessante di questo. Una suggestione appena accennata, per i Sands (Tom alla disastrosa regia e Mick alla vuota sceneggiatura) si tramuta in 100 minuti di dialoghi complessi e pretenziosi che nascondono un vuoto assolutamente sconcertante, rappresentato da una sfiancante serie di reiterati frasi pseudo intellettuali sul medesimo e sintetico spu(n)to: il condizionamento mentale, attuabile tramite processo subliminale, con l'aggiunta di qualche critica riflessione sulla religione e sul terrorismo islamico.

 

Kirsty Averton

The Holly Kane Experiment (2017): Kirsty Averton

 

Lo spettacolo è bandito, non è qui di casa. Basterà aggiungere che da quasi due anni circola in versione italiana ma non si trova online una sinossi che renda idea di cosa tratta e, addirittura, nemmeno una recensione. La Kirsty Averton è caruccia e anche brava, così pure il resto del cast ma la storia non fila per nulla, l'attenzione verso le dinamiche (affettive, psicologiche e sociali) dei vari protagonisti scompare trascorsi cinque minuti dai titoli di testa. E ci si mette a rendere ancor più snervante il tutto anche una colonna sonora impercettibile (subliminale, volendo stare in tema) per quanto scontata. In assoluto uno dei film più inseguibili di sempre, per il quale si arriva a provare totale distacco e disinteresse in una maniera davvero unica. Di come proceda la storia dopo i citati cinque minuti iniziali, e soprattutto di come a vada a finire, non può insomma interessare di meno. "Sono sana e razionale, ho sotto controllo i miei pensieri e i miei sentimenti", recita più volte Holly. Non possiamo dire altrettanto della sceneggiatura, del tutto illogica, sfuggita di mano al controllo dei Sands e senza traccia alcuna di sentimento.

 

P.s.: scusate, ma non viene nemmeno la voglia di inserirne il trailer. I più intrepidi se lo possono andare a cercare su Youtube.

 

Nicky Henson

The Holly Kane Experiment (2017): Nicky Henson

 

"Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa." (Luigi Pirandello)

 

F.P. 25/03/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 102'46")

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