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Il paradiso del pavone

Regia di Laura Bispuri vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Il paradiso del pavone

di alan smithee
7 stelle

locandina

Il paradiso del pavone (2021): locandina

FESTIVAL DI VENEZIA 78 - ORIZZONTI

 Il compleanno di una ormai anziana madre di famiglia raduna nella casa che la donna condivide con l'anziano marito ex avvocato, i due figli, e con loro la compagna del maschio e la figlia bambina, il marito (ormai ex) della figlia, pure lei avvocato, più una giovane nipote, e la domestica di casa assieme alla figlia.

Tra i commensali pure un pavone, amico irrinunciabile della piccola nipotina, che tuttavia, inadatto a muoversi in salotto, viene messo in terrazzo e, a contatto con una colomba, viene indotto a superarsi nei limiti che la natura gli impone, andando a schiantarsi al suolo. L'increscioso incidente creerà scompiglio ed affanni, ma anche la consapevolezza, tra i familiari, di smetterla con i segreti e le ritrosie, trovando il coraggio ognuno di mettere a nudo i propri sentimenti trattenuti per troppo tempo, o celati per pudore.

 

scena

Il paradiso del pavone (2021): scena

Dominique Sanda, Maya Sansa

Il paradiso del pavone (2021): Dominique Sanda, Maya Sansa

scena

Il paradiso del pavone (2021): scena

Dopo Vergine giurata e Figlia mia, lo stile per nulla rassicurante e in cerca di facili consensi di Laura Bispuri si rivela vincente e convincente, in grado di dare vita ad un'opera introspettiva densa e vitale in grado di rendere giustizia e dignità a persone estremamente diverse, unite da legami di parentela decisamente meno marcati di quei sentimenti che l'etichetta e il comune senso del pudore ha sempre fatto sviluppare in segretezza.

Senza ammiccamenti, strizzate d'occhio o altri stratagemmi tendenziosiptendenziosi atti ad ingraziarsi i favori di un pubblico consenziente.

Il cast superlativo vede il ritorno sulle scene di una eccezionale interprete come Dominique Sanda, in un duetto commovente con l'altrettanto stupenda e per troppo tempo tenuta in sordina dal cinema Maddalena Crippa.

E poi Rorhwacher, Sansa, Ferracane, Cerciello a comporre un parterre di tutto rispetto in grado di rendere palpabili le sfumature emotive che scaturiscono durante quella strana riunione di famiglia, epicentro di frustrazioni e di aneliti di libertà emotiva finalmente libera di sprigionarsi.

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