Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Distrutto da chiunque, l'ultimo lavoro di Ridley Scott personalmente non mi è parso tanto male. Certo, l'ennesima rappresentazione macchiettistica del Bel paese ad opera degli americani può far storcere il naso, però a conti fatti House of Gucci è un'opera di mestiere, figlia di un grande narratore quale è Scott: in poco più di due ore l'intera vicenda viene raccontata senza lasciare grosse questioni irrisolte, mentre il ritmo forsennato dettato in sala di montaggio rende la visione fruibile al pubblico generalista, pur ricorrendo spesso, tra una scena e l'altra, a tagli netti che fanno male al cuore.
Se l'estetica kitsch ben si giustifica data l'ambientazione del racconto, ovvero il mondo dell'alta moda, neanche l'interpretazione stereotipata e a tratti irritante di Jared Leto, la peggiore di una serie di performance attoriali limitate in partenza da una scrittura dei personaggi approssimativa, può rovinare totalmente il film. A conti fatti, House of Gucci è una baracconata della mediocrità, tenuta in piedi dal talento di un Ridley Scott che si limita al lavoretto per portare a casa la sufficienza.
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