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Il Decameron

Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film

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La recensione su Il Decameron

di bradipo68
8 stelle

Dalle novelle più licenziose di Boccaccio e anche meno note anche tra chi ha studiato il Decameron sui banchi di scuola Pasolini trae il primo capitolo della cosiddetta trilogia della vita.Ambientato a Napoli e dintorni il film si articola su vari episodi che hanno tutti come minimo comune denominatore una visione disincantata e giocosa della vita e dei piaceri che essa propone,tra cui il sesso.Pur essendo considerato troppo licenzioso per l'epoca in cui uscì emerge da questo film la visione serena e libera che aveva Pasolini del sesso(vedi l'episodio del contadino finto muto che inizia alle gioie del sesso un intero convento femminile).Anzi questo film ebbe un successo commerciale così clamoroso che fu da considerare il capostipite(pure in tutta la sua diversità) dal sottogenere della commedia boccaccesca più incline del film pasoliniano a vedere gli aspetti viziosi e caricaturali del sesso e caratterizzato da uno sguardo più morboso verso il sesso e tutto ciò ad esso connesso.
Che forse era quello che cercava anche Pasolini ma sicuramente lo sguardo della sua cinepresa non era così morboso,Pasolini era interessato in primo luogo all'annullamento dei tabù sessuali,al ritratto del corpo senza malizia,arrivando a un'ironia e una leggerezza che francamente gli erano abbastanza sconosciuti fino ad allora.L'opera di Boccaccio è praticamente impossibile da trasportare su pellicola nella sua interezza,a Pasolini interessava soprattutto riuscire a ricrearne lo spirito.

Sinceramente è difficile riconoscere il Pasolini arrabbiato di Accattone e Mamma Roma in questo film che rifugge da qualsiasi ideologia.Ma non per questo il Decameron è un film meno destabilizzante:la visione così spregiudicata del sesso e dell'atto amoroso è un inno alla libertà e all'elusione delle convenzioni sociali e aggirando tutti quei paletti messi per soffocare il libero arbitrio. Pur usando attori non professionisti il film è sofisticato sia dal punto di vista del linguaggio(che rispetta quello che si parlava all'epoca)sia dal punto di vista visivo.La libertà comunque in qualunque forma essa si manifesti.

Su Pier Paolo Pasolini

ottima

Su Franco Citti

bravo

Su Ninetto Davoli

presenza costante

Su Angela Luce

ottima

Su Silvana Mangano

non l'avevo quasi notata

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